GENOVA – C’è tanto del mercato che verrà dietro le scelte tecniche di Juric a Torino. La partita, e soprattutto i cambi, di ieri sono stati per molti giocatori un’ultima occasione per poter dimostrare il proprio valore e ritagliarsi un posto nella rosa rossoblù. Un test fallito che fa oggi immaginare una sessione di mercato particolarmente movimentata per il Grifone.
Dopo la bocciatura ormai definitiva di Oliver Ntcham, un fallimento di cui in settimana il tecnico croato si è preso con grande coraggio piena e personale responsabilità, sembra giunta ormai agli sgoccioli anche l’avventura rossoblù di Serge Gakpè.
Nei piani di Juric il giocatore togolese doveva essere quel giocatore capace di dare velocità e imprevedibilità all’attacco, un asso nella manica da calare a partita in corso per scardinare difese particolarmente chiuse o per sfruttare gli spazi in contropiede. Invece dopo un incoraggiante inizio condito anche dal gol che ha dato il via alla rimonta contro il Crotone alla seconda di campionato, un infortunio patito in nazionale e un rendimento non all’altezza lo hanno relegato progressivamente ai margini della rosa.
A ridurre ulteriormente gli spazi al giocatore togolese anche l’esplosione di Nikola Ninkovic, fin qui una delle note più liete di questo Genoa. Quella di ieri potrebbe quindi essere l’ultima apparizione in maglia rossoblù per Gakpè, il cui destino potrebbe essere nuovamente in Francia dove il nazionale del Togo ha lasciato un buon ricordo di sé. A seguirlo magari anche Issa Cissokho, già suo compagno di squadra al Nantes e fuori dai progetti rossoblù.
Occasione fallita anche per Goran Pandev, la cui esperienza in rossoblù sembra davvero non riuscire a decollare. Il giocatore macedone mostra sempre grande impegno e abnegazione, ma il suo rendimento è ben al di sotto delle aspettative. Anche per lui l’esperienza sotto la Lanterna sembra giunta ai titoli di coda ma a pesare sul suo destino è però l’alto ingaggio, circa un milione a stagione.
L’ultimo cambio a Torino è invece coinciso con il debutto del talento Pietro Pellegri che, con i suoi soli 15 anni e 280 giorni, è il più giovane debuttante di sempre in Serie A. Sulle sue tracce vi sono già da tempo alcuni dei più grandi club europei e il suo ingresso ieri più che per metterlo in vetrina serve per farne lievitare ulteriormente il valore allontanando eventuali pretendenti o, nella peggiore delle ipotesi, per monetizzare la massimo un suo eventuale addio.