Nella consueta conferenza stampa della vigilia della partita, Marco Giampaolo ha risposto alle domande dei giornalisti in una sala del Mugnaini a Bogliasco
GENOVA – La curiosità dei cronisti si è immediatamente accentrata su Muriel: “Ha bisogno di continuità, lui è stato convocato in nazionale ed è rientrato nel momento in cui ci sono state le 3 partite in pochi giorni. Luis può dare di più quando ha continuità nel lavoro, gli chiedo molto perché so che è nelle sue possibilità”.
Successivamente l’attenzione è scivolata sul Palermo: “Non c’è grande differenza nel gruppo delle squadre che non sono tra i “top club”. Squadre come Juventus, Napoli, Fiorentina possono fare la differenza, ma non ci sono cose scontate. Neppure Palermo-Juventus è stata una partita facile”.
Un altro argomento affrontato è stato quello relativo a Bruno Fernandes: “É un giocatore di qualità, una via di mezzo tra trequartista e mezz’ala, che può essere utile se ho bisogno di rinforzare l’attacco, se ho bisogno di equilibrio faccio altre scelte. Ognuno ha le sue caratteristiche. Lunedì dovevamo recuperare la partita e ho inserito i giocatori di qualità davanti, sapendo che avremmo potuto anche rischiare, ma mancavano pochi minuti”.
A questo punto Giampaolo si è soffermato su Alvarez: “É un giocatore importante per capacità e carisma nel ruolo di trequartista. Ma io dico sempre ai miei giocatori che le partite non le giochiamo in 11: tutti devono essere pronti”.
Significativa anche la dichiarazione di Giampaolo sullo stato generale della squadra: “Diciamo che la Samp è una squadra ringiovanita: coerenza significa anche essere in grado di sostenere le scelte. I giovani possono fare errori, l’importante è non pagarli a caro prezzo. Domenica recuperiamo Sala e Barreto, ma al di là dei rientri tutti i ragazzi si sono allenati bene.”, Aggiungendo poi: “La squadra ha lavorato come sempre, con lucidità e intensità. Poi è chiaro che non ci sono tappeti di rose, perché arriviamo da 4 sconfitte. In ogni caso la squadra ha mantenuto la sua coerenza. Ci sono tante partite da giocare da qui alla fine, domani si ricomincia da capo, da 0-0. Se abbiamo commesso degli errori significa che abbiamo avuto dei cali di attenzione, e dobbiamo lavorare su quello. L’atteggiamento in partita deve essere però leggero sul piano mentale”.
Al tecnico blucerchiato è stato poi chiesto se è ancora presto per trovare l’assetto definitivo della squadra: “Non penso a questo, io penso a lavorare e a fare le cose per bene, e a preparare la partita durante la settimana. Sia io che i giocatori lavoriamo per fare delle buone prestazioni la domenica, e per continuare a migliorarci. Penso che se hai un programma, uno spartito, alla lunga puoi ottenere i risultati. Non credo nell’improvvisazione”.
L’ultima domanda al mister Giampaolo è stata la seguente: “La Samp ha il record di palloni recuperati, anche nelle sconfitte c’è qualcosa di buono” alla quale l’allenatore ha risposto:
“É una filosofia, un modo di pensare, e la squadra è stata sempre coerente con questo. Ci sono possibilità di vittoria solo se sei positivo, è vero che abbiamo perso delle gare, ma non siamo mai usciti “bastonati” per quanto abbiamo espresso, ma piuttosto per come sono arrivate le sconfitte. Dico sempre che le partite le giochiamo in 14, ma in realtà siamo in 15 perchè anche il pubblico è fondamentale”.