«Ormai sono ex di tutti: o per Fiorentina – Samp, o per Genoa – Roma, mi chiamano per qualsiasi partita» esordisce scherzando, da buon toscano, Gianluca Berti. E in effetti lui è stato un portiere con la valigia in mano: Prato, Olbia, Genoa, Pisa, Ancona, Palermo, Roma, Reggiana, Ravenna, Empoli, Parma, Torino, Fiorentina, Sampdoria, Cesena e Novara, queste le maglie indossate dall’ex estremo difensore di Campi Bisenzio, che prima di smettere del tutto ha indossato per una stagione, la scorsa, la maglia del Jolly Montemurlo (Eccellenza Toscana).
Per lui, sono state tre le stagioni in rossoblù: ’91-’92 e ’93-’94, in serie A, ’96-’97, in serie B. Quest’ultima avventura in rossoblù durò solo pochi mesi, perché la Roma lo cercò e lo acquistò per risolvere il “problema-portiere” che la affliggeva.
Domenica sarà proprio la volta di Genoa – Roma, una delle tante tratte da lui percorse in carriera. Pianetagenoa1893.net ha raggiunto Gianluca Berti, che in esclusiva al nostro quotidiano ha parlato del match di domenica (a “Marassi”, ore 15,00) e non solo.
Gianluca Berti, che partita si aspetta tra Genoa e Roma?
«Il Genoa penso abbia preso uno slancio incredibile per la vittoria nel derby. La Roma ora è in difficoltà, però si sa che da una squadra della sua importanza ci si può aspettare di tutto. Penso, comunque, che il Genoa arrivi con il morale a mille».
Quindi, a suo avviso, potrebbe prevalere l’entusiasmo di rossoblù sulla rabbia dei giallorossi?
«Io sono sempre dell’opinione che le vittorie ti aiutino a vincere: quando vieni dalle sconfitte brutte, come la Roma, hai sempre molta pressione addosso e sarà così per i giocatori giallorossi».
Tra l’altro lei giocò un Genoa – Roma, nel ’93 alla prima giornata, vinse il Grifo per 2-0. Cosa ricorda di quella sfida?
«È talmente lontano il ricordo di quella partita… Ad ogni modo fa sempre piacere giocare partite importanti come fu quella».
Ha visto il derby dell’altra sera? Cosa l’ha impressionata di più di questo Genoa?
«I derby sono sempre particolari. A sicuramente prevalso il cuore del Genoa. I rossoblù hanno meritato la vittoria per questo».
Uno dei protagonisti assoluti è stato il suo “collega” Eduardo. Ormai può essere considerato un giocatore recuperato?
«Io ho visto anche la partita di Firenze, quando fece quell’errore. Menomale, per lui, che sia riuscito a fare due ottime prestazioni. Nel derby ha fatto una grande partita e servirò molto questo per il suo morale».
Anche lei conserva un ottimo ricordo del derby, quello in Coppa Italia nel ’96…
«Quella fu un’impresa incredibile, io parai pure il rigore (a Montella, ndr). Poi si andò alla “bella”, dopo il pareggio della prima sfida. In quell’occasione si fece veramente un capolavoro».
Chi potrà essere decisivo nella sfida di domenica?
«Io mi auguro che possa essere Dainelli a decidere la partita, magari con una bella incornata».
Perché è toscano come lei…
«Perché è toscano, perché è un amico e perché giocammo insieme a Firenze nella prima stagione di Prandelli alla Fiorentina».
Azzardando un pronostico…
«È una partita difficile, aperta a tutti i risultati. Spero che sia il Genoa a vincere».
[Fabio Aronica – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]