Gianni Di Marzio, ex allenatore, in Serie A, di Catanzaro Napoli e Catania, ha rilasciato una lunga intervista al sito Golmania.it:
CAPOLISTA LAZIO:
“E’ una squadra forte, ha dei giocatori che fanno la differenza”
QUANDO IL NAPOLI VOLEVA BIANCHI E LEI CONSIGLIO’ LAVEZZI TRAMITE RADIO KISS KISS NAPOLI:
“Io per Ronaldo Bianchi non è che avessi qualche prevenzione, ci mancherebbe altro è un ottimo giocatore, buon colpitore di testa, ha un bel fisico, muscolare però nel momento in cui il Napoli doveva comprare un giocatore con caratteristiche anche diverse, in questa radio che mi interpellò, mi permisi di dire Napoli compra Lavezzi.
Lavezzi l’avevo visto giocare in Columbia con le eliminatore Under 20 sudamericane, l’avevo visto giocare contro il Brasile, contro il Bolivia, contro l’Uruguay, il Paraguay… quindi l’avevo visto 7 o 8 volte, come lui avevo visto Messi, Cristiano Ronaldo che ha debuttato contro lo Sporting Lisbona, così Maicon, Robinho, Diego tutti giocatori che avevo segnalato alla Juventus perché ero responsabile del settore della Juventus ed infatti questi nomi ce li aveva con anni di anticipo rispetto a tutti gli altri per ui il mio lavoro, oltre a fare l’allenatore di calcio per tanti anni, un certo intuito nel vedere giocatori riesco ancora ad averlo. Non a caso quando allenavo il Napoli mi trovavo in Argentina e vidi un certo signor Maradona che allora aveva 16 anni per cui voglio dire io ho dato il mio suggerimento al Napoli con molto piacere, con tanto amore perché sono napoletano per tanto più che a Napoli l’ho detto agli sportivi napoletani.”
CAPOLISTA LAZIO MA REJA FRENA GLI ENTUSIASMI… :
“Reja fa bene a frenare gli entusiasmi, come Reja li frena Tesser in serie B con il Novara che è anche una squadra forte che a mio avviso può ambire alla serie A. E’ chiaro che ogni allenatore cerca sempre di tenere un po’ i piedi per terra sia lui e cerca di farli tenere anche alla sua squadra e all’ambiente. Siccome poi Roma è un’ambiente abbastanza ballerino, nel senso che è facile all’entusiasmo ma altrettanto alla depressione, penso che Reja dopo le esperienze napoletane, sicuramente ha imparato a stare veramente con i piedi per terra ma a mio avviso la Lazio è una squadra forte, c’ha degli ottimi giocatori, c’ha due o tre giocatori che fanno la differenza e non a caso quando le altre volte, negli altri campionati, negli anni scorsi abbiamo sentito dire: Ma sai quella squadra non regge fino alla fine, dopo Natale cala, non ha dei ricambi… ne ho sentite tanto di queste cose ma alla fine sono sempre riuscite ad arrivare fino in fondo.”
MILAN-JUVENTUS, LA FAVORITA… GIUSTO LA SQUALIFICA A KRASIC?
“La squalifica mi sembra ovvia, mi sembra anche abbastanza automatica anzi lui è un giocatore molto serio , se avesse fatto secondo me, un gesto di fair play sarebbe andato sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo perché bastava che alzava la mano quando l’arbitro gli aveva dato il rigore e l’avesse rifiutato sarebbe stato un caso veramente, tra virgolette, clamoroso per il mondo del calcio ma nobilissimo perché avrebbe evitato questa figuraccia perché poi lui istintivamente è caduto, si è lanciato, certamente non l’ha fatto con l’intenzione di prendere il rigore; si era sbilanciato da solo però poi ha approfittato di questo fatto per avere il vantaggio di un calcio di rigore che era positivo per la sua squadra.
Per quanto riguarda il resto, il Milan è in una buona condizione, è una gara aperta a qualsiasi risultato. La Juve deve cercare oltre a non prendere gol anche di farli, gli mancono un po’ gli attaccanti da area di rigore però io ritengo che con Quagliarella e Del Piero possono riuscire sempre a fare una buona proposizione nella fase offensiva con inserimenti dei centrocampisti poi sai in un 4 4 2 giocare con un esterno a sinistra di centrocampo come Marchisio si fa fatica nella fase di proposizione anche se lui si inserisce negli spazi ma certamente non è un esterno di centrocampo come può essere Martinez; da lui poi aspettiamo qualche riconferma, qualche bella gara come le ha fatte nel Catania.”
INTER: STRATOSFERICO ETO’O MA, COSA SUCCEDE AL PRINCIPE MILITO? CHI MERITA DI VINCERE IL PALLONE D’ORO?
“Indubbiamente Milito, come tutti i giocatori che hanno fatto il Mondiale, alcuni veramente per non dire una buona parte, ne risentono sempre all’inizio del campionato perché tutto sommato stiamo ancora all’inizio, non siamo riusciti neppure ad entrare nel momento clou del campionato, nel periodo invernale. Ha avuto qualche infortunio e penso che presto si riprenderà con calma e tornerà il Milito che conosciamo tutti quanti nel senso che è un cannoniere che ha nel suo DNA il gol quindi ne farà ancora, ne farà anche di bellissimi perché ci ha abituati a vedere dei bellissimi gol. Per quanto riguarda Eto’o inutile sottolineare che è un grandissimo, è sfruttato molto bene da Benitez.
Il pallone d’oro è la gratificazione del giocatore che ha fatto meglio di tutti durante il periodo dell’anno, che ha avuto la possibilità di vincere tanto con la propria squadra oltre ad aver evidenziato delle qualità superiori a tutti quanti gli altri. In questo momento forse Sneijder sia l’uomo giusto perché ha fatto bene con l’Inter, ha fatto benissimo con la sua nazionale e ha vinto chiaramente una Champions. Chi meglio di Sneijder, non lo so poi chi potrebbe in questo momento riuscire ad avere maggiore gratificazione…” Milto poteva vincerlo… “Hai perfettamente ragione. Se Milito avesse avuto più considerazione della Nazionale Argentina, se lui avesse giocato al posto di Higuain e avesse fatto 4, 5, 6 gol al mondiale allora sicuramente lui di forza si proponeva, però non avendo avuto la fiducia nella sua Nazionale credo che abbia perso un po’ di considerazione.”
[Vincenzo Vitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]