Esperti in materia di derby del suo calibro ce ne sono pochi: Luigi Cagni ha vissuto due stracittadine genovesi (entrambe sulla panchina blucerchiata, nell’annata 2000-2001). Nella stagione 1998-1999 è stato per nove mesi l’allenatore del Genoa, subentrando alla terza giornata di campionato a Bepi Pillon. Secondo il navigato tecnico bresciano, intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net, è una sfida che esula e viaggia anni luce dai tatticismi: troppo alta la posta in palio, quanto le pressioni che durante la settimana che precede la sfida piombano sui giocatori e sui tecnici. A proposito, domenica sera sulle panchine di Genoa e Sampdoria siederanno due “esordienti”.
Mister Cagni, a suo parere come arrivano i tecnici di Genoa e Samp al loro primo derby?
«Ballardini al momento è alle prese con la conoscenza della squadra perché è arrivato da poco a Genova e deve ancora conoscere bene la situazione. Per quanto riguarda Di Carlo, la sua squadra sta andando bene, anche se domenica a Brescia non ha fatto una buona gara. La settimana che precede il derby, comunque è sempre molto strana».
Quale potrà essere, sotto il profilo tattico, la chiave di volta della gara?
«L’aspetto tattico in una stracittadina è sempre l’ultima cosa. Secondo me l’importante è mantenere il più possibile la serenità della squadra».
Davide Ballardini ha già vissuto un derby sulla panchina della Lazio. Può essere un vantaggio sotto il punto di vista dell’esperienza?
«Non so. Dipende dal carattere di una persona. L’esperienza è importante. Ballardini ha già vissuto il derby della Capitale, intorno a cui, senza nulla togliere a quello di Genova, c’è molta pressione per via del numero elevato di radio, televisioni e giornali in ballo, e per questo fatto il tecnico del Genoa conosce meglio le emozioni che trasmette una sfida di questo tipo».
Al momento, a suo parere, cosa manca al Genoa? I nomi affiancati al Grifone sono molti
«Non entro mai in merito a discorsi legati al mercato. Non posso dare un giudizio né posso sapere cosa serva al Genoa. La società sa benissimo quali siano le strategie migliori e di cosa necessita la squadra».
In questo momento Toni e la squadra faticano a fare gol. Quale può essere il rimedio per sbloccare la situazione, magari proprio a partire da una sfida così importante?
«Ribadisco il concetto: parlare di tattiche per una gara del genere è sbagliato. Questa è una partita particolare e i tatticismi contano poco, basti vedere come le situazioni che di solito si verificano in tutti i derby di tutte le città: quelle squadre messe meno bene come organizzazione e come classifica alla fine possono vincere. Il risultato in un derby è legato a tantissimi aspetti imponderabili. Certo è che la Samp gioca in casa e da questo punto di vista può avere un certo vantaggio. La speranza è che sia un bel derby»
[Fabio Aronica – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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