Secondo La Gazzetta dello Sport anche i calciatori di Serie B e Serie C potrebbero finire in cassa integrazione.
MILANO – I calciatori di Serie B e Serie C in cassa integrazione? Opzione possibile secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport. La decurtazione degli ingaggi potrà colpire l’intera categoria dei calciatori professionisti, ma con una diversa consistenza. Infatti, nel documento che la FIGC girerà al Governo ci sarà una specifica: la richiesta di estensione della cassa integrazione e contratti di solidarietà per i lavoratori non sportivi ed eventualmente anche agli sportivi di B e C.
Salvatore Caiata, Parlamentare e Consigliere della Serie C ha fatto il punto della situazione sulla vicenda: Il consiglio di Lega mi ha incaricato di seguire alla Camera l’iter per la cassa integrazione ai calciatori, ma non possiamo chiedere di più allo Stato. Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo autoregolamentarci. Ci auguriamo il contrario ma siamo in molti a credere che non si possa tornare in campo per questa stagione. Lo sconfinamento a luglio presenterebbe ostacoli burocratici difficili da superare. C’è da evitare un disastro: noi presidenti siamo chiamati a salvare le nostre aziende. La stagione andrebbe annullata nei suoi effetti giuridici, per alleggerire i club di spese insostenibili. Se non si vuole correre il rischio di un’ecatombe di società piccole e medie, va neutralizzato per il 2020-21 il sistema delle licenze nazionali mantenendo valide le garanzie prodotte la scorsa estate”.