Giorgio Chinaglia ci ha lasciati aprendo una voragine incolmabile in chi possiede ancora vivo il suo ricordo ed i suoi gol. Oggi a Naples alle 17 ora italiana (le 11 locali) la moglie Angela, i figli Donald, George, Stephanie e Cynthia insieme agli amici più cari saluteranno per l’ultima volta Long John. Roberto Zanni del Corriere dello sport ha sentito la famiglia che ha trovato un sorriso in questi giorni di grande dolore: «Tutta la famiglia ha accolto con piacere le notizie arrivate da Roma – ha detto Charlie Stillitano – sono qui con me e sono stati contenti quando hanno saputo che c’erano mille persone alla funzione religiosa in Italia. Un’altra dimostrazione d’affetto per Giorgio che ha fatto bene a tutti in queste ore difficili».
Lo stesso Stillitano ha chiesto e ottenuto il permesso della famiglia Chinaglia per officiare una messa funbre per Giorgio anche a New York: «Sì, prima di dirlo ufficialmente ho voluto chiedere ai ragazzi, mi hanno risposto di sì, verranno anche loro, entro la fine del mese – ha aggiunto Stillitano – ci sono tantissime persone che non hanno potuto affrontare il viaggio in Florida e questa funzione religiosa permetterà loro di poter essere un po’ più vicini a Giorgio, tante persone che l’hanno amato anche senza conoscerlo personalmente». Tanti sono stati gli attestati di stima per Long John arrivati dalla sua seconda patria, gli USA: da Lalas a Carlos Alberto solo bei ricordi nel nome di Chinaglia. Per Lalas: «Chinaglia ricorda a tutti noi che il calcio ha una storia negli USA». Mentre Carlos Alberto, capitano verde oro campione del mondo nel ’70, testimonia che: «Voglio mandare il mio amore e il mio rispetto – ha scritto – alla famiglia di Chinaglia».
E Carlos Alberto domenica era con Julio Cesar Romero, Romerito, ex giocatore della nazionale paraguaiana, entrambi sono stati al Cosmos con Long John. «Eravamo a Rio de Janeiro io e Carlos Alberto quando abbiamo saputo la tragica notizia, non volevamo crederci – ha raccontato Romerito – saremmo voluti andare al funerale, ma purtroppo il mio visto per gli Stati Uniti è scaduto. Con Giorgio siamo stati compagni di squadra per tre anni, era una brava persona. Impulsivo come tutti gli italiani, nervoso, ma era buono. Abbiamo avuto dei problemi, diversi giocatori del Cosmos ebbero problemi con lui, però si risolsero tutti. L’ultima volta che ci siamo visti è stato sei anni fa, ma ultimamente ci eravamo risentiti, avevamo già in programma di rincontrarci alla fine di quest’ anno, per il ritorno dei Cosmos.
Giorgio? È stato un grande giocatore, faceva gol da ogni parte del campo, con la nazionale italiana, con la Lazio e con i Cosmos». Anche compagni meno famosi hanno voluto portare la loro testimonianza in questo momento così difficile, come Erhardt Kapp, all’epoca dei Cosmos solo un ragazzo: «Grazie – ha scritto – per essere stato un grande compagno di squadra, un amico e un consigliere». Anche dall’America, quindi, l’ultimo saluto a Giorgio Chinaglia strappa lacrime e ricordi nel nome del “soccer’s super scorer”, il super bomber come lo definì una copertina di Sport Illustrated del ’79. Good Bye Long John.
[Ruggero Giusti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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