Giovinco è diventato grande, il Milan non ha paura. La Juventus e Tevez, il Napoli e l’estero

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Come succede spesso in Italia (ma non solo) bisogna aspettare che ti esploda in mano per accorgerti che esiste. Così Seba Giovinco è dovuto arrivare fino a giocare titolare in nazionale, ha dovuto segnare 5 gol nelle prime 5 di campionato per farsi vedere. E per continuare a pensarla a modo suo. La Juve, che negli anni scorsi non ha creduto in lui tanto da ritenerlo sacrificabile, non è detto che sia una destinazione. Si ricorderà di quei giorni nei quali lui e il suo procuratore, Andrea D’Amico, facevano una sorta di giro d’Italia per andare a incontrare (nell’ultimo testa a testa) Bari e Parma. Due estati fa. La spuntò, su scelta del giocatore, il Parma di Ghirardi e Leonardi. E Giovinco a Parma si è sempre trovato bene, a casa. Tanto da fermarsi ancora per questa stagione. Bel gruppo, tutti credono in lui, è al centro assoluto del progetto. E ha dimostrato che la fiducia è ben riposta. Ora ci sarà da divertirsi perché è in comproprietà e perché le ambizioni di Giovinco (che non gli vietano di rimanere umile, determinato e simpaticissimo) lo renderanno il protagonista del prossimo mercato. Intanto Seba non deve far altro che continuare così.

Alla Juve? Lui qualche sassolino se l’è tolto, qualche soddisfazione pure. Alla Juve però si continua a parlare di attaccanti in arrivo. Tevez è il nome più caldo, quello sui titoli dei tg e dei giornali. Al di là degli interessamenti faccio una semplice considerazione, assolutamente personale. Alla Juve hanno davvero intenzione di spendere 30-40 milioni di euro per un attaccante che, seppur straordinario, ha sempre fatto le bizze e che soprattutto (visto anche il nuovo modulo di Conte, che prevede una punta in meno) farebbe scivolare in panchina o in tribuna gli altri che ci sono: da Del Piero a Quagliarella, da Matri a Vucinic, per non parlare di Amauri, Iaquinita e Toni. Non credo che la Juve abbia questa necessità, sempre però felice di sbagliarmi se ci fosse l’opportunità di raccontare una grande trattativa. La concentrazione juventina è più sulla difesa, nonostante le nazionali abbiano regalato alla Juve il blocco azzurro (la miglior difesa di tutta Europa) e il gol di Lichsteiner. Meglio di così…

Al Milan invece da un ritiro della nazionale all’altra non arrivano che dichiarazioni a sorpresa. Ma Galliani e Allegri non sono affatto preoccupati. Soprattutto se questi malesseri dovessero sempre portare a prestazione e periodi così prolifici: vedi Cassano. Quando l’altra sera ho sentito la sua intervista nel post partita pensavo scherzasse. Poi ho capito che diceva sul serio. Ne parliamo fra 4 anni Antonio! Intanto continua così! Magari nel frattempo c’è lo spazio per cambiare idea. Sia per lui che per Ibra, che intanto il sorriso a Milanello l’ha ritrovato.

Un sorriso che a Napoli non se n’è mai andato. E che ora è arrivato anche all’estero. Gullit, al Golden Foot, ha detto che il Napoli vincerà lo scudetto. E per dirlo uno che ha giocato (e si è giocato) i campionati contro Maradona… Giggs, sempre a Montecarlo, ha detto di essere rimasto meravigliato dal gioco di Mazzarri. Se se ne accorgono due così, non resta che continuare a fare proseliti.

E mentre si è sfruttata la pausa nazionale per riposarsi (o per esplodere!) qualcuno ha continuato a lavorare. Come Brescia e Genoa. Incontro ieri a Milano. Per parlare dei tanti giovani bravissimi che sono al Brescia e che piacciono in Liguria. Prima chiacchierata, prossimo appuntamento lunedì…

[Luca Marchetti – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]