Sono bastate sette vittorie e due pareggi frutto della capacità di Ventura di tirar fuori il meglio dai propri giocatori per far si che i sussurri di calciomercato coinvolgessero i giocatori del Torino e non siamo ancora neanche a un quarto del campionato. Follia, bla bla bla, no semplicemente gli addetti ai lavori sono attentissimi e quelli bravi sanno che le trattative si intavolano per tempo, in modo da spuntare il prezzo migliore e battere la concorrenza. Certo che il Torino rischia grosso perché ha parecchi giocatori in prestito e in comproprietà e vederseli sfuggire a fine stagione, se non si avrà agito con lungimiranza e tempestività è una concreta possibilità.
Che il gioiello Ogbonna – convocato da Prandelli in Nazionale, ma finora mai fatto giocare neanche per un minuto, questo però è un altro discorso – piaccia a molte squadre in Italia e all’estero non è una novità. Il Liverpool Echo nei giorni scorsi ha riportato la notizia che il Liverpool sarebbe pronto ad offrire a Cairo 16 milioni di euro per Ogbonna. Iori, invece, sarebbe nel mirino della Fiorentina che sta cercando un sostituto a Montolivo, che a fine stagione andrà via. Se blindare Ogbonna è possibile visto che è di proprietà del Torino, non altrettanto si può fare con Iori che è solo in prestito dal Chievo. Al momento le voci di mercato girano intorno a questi due calciatori, ma se il percorso del Torino continuerà ad essere positivo sicuramente anche altri giocatori potrebbero rientrare nel mirino di altre società.
I giocatori che il Torino potrebbe dover salutare a fine stagione più facilmente sono quelli in prestito: Coppola (Milan), Darmian (Palermo che lo ha in comproprietà con il Milan), Basha (Atalanta), Iori ( Chievo), Surraco (Udinese), Oduamadi (Milan), Guberti (Roma). A questi potrebbero aggiungersi quelli in comproprietà: Glik (Palermo), Stevanovic (Inter), Verdi (Milan), Antenucci (Catania), Ebagua (Varese). Va detto per chiarezza che per alcuni dei giocatori in prestito il club granata ha delle opzioni: Basha e Surraco diritto di riscatto per la metà del cartellino; Iori e Guberti diritto di riscatto della comproprietà; Oduamadi opzione per la comproprietà.
Discorso decisamente differente per i giocatori del Torino che sono in scadenza di contratto nel 2012: Morello, Pratali, Parisi, Zavagno, Gasbarroni (è fuori rosa in quanto non rientra più nei piani della società). Ma anche l’allenatore Ventura, al momento considerato da tutti il vero artefice della rinascita sul campo del Toro, ha un contratto con il Torino solo fino a fine stagione. Tornando ai giocatori per loro, se la società intende confermarli, bisognerà semplicemente rinnovare il contratto a patto che venga fatto per tempo, perché dal primo gennaio i calciatori possono trovare l’accordo con qualsiasi altra squadra in quanto entrano nel regime di svincolo. Tutti gli altri giocatori della rosa sono di proprietà del Torino e i loro contratti scadranno negli anni successivi: nel 2013 Di Cesare, Ogbonna, De Feudis, Pagano, Bianchi e Sgrigna; nel 2014 Gomis, Chiosa, D’Ambrosio e Vives.
Non è ancora il caso di allarmarsi perché siamo solo al dodici di ottobre, però iniziare a pensare quali mosse si possono fare per non ritrovarsi già a gennaio – magari qualche formazione di A che si ritrova con una classifica non eccezionale potrebbe decidere di investire su qualche calciatore granata, che tanto bene ha fatto nella prima parte della stagione in B, per non correre il rischio di retrocedere – e ancor di più a fine stagione a dover rifare la squadra e quindi dire addio al progetto di Ventura. Il mister infatti ha impostato il lavoro non solo per far tornare in serie A il Toro, ma per formare un’ossatura che costituisca lo zoccolo duro anche nella massima divisione. Agire per tempo vorrebbe dire risparmiare parecchi soldi per trasformare subito prestiti e comproprietà in acquisti definitivi o allungare i contratti di chi è in scadenza o blindare calciatori che potrebbero rientrare nelle mire di società, che possono offrire parecchie monete sonanti, non solo per comprare ma anche per l’ingaggio.
Il valore dei giocatori di proprietà del Torino, comprese le comproprietà, attualmente si aggira fra i 31,5 e i 38 milioni di euro, allestire una squadra che si salvi senza patemi in A sicuramente non costa meno: Cairo e Petrachi lo sanno e hanno tutto il tempo per non farsi cogliere impreparati e su questo saranno giudicati dal popolo granata e dal mondo del calcio.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]