Ma ad Hernanes non interessa. Lui è un uomo squadra, lavora volentieri per i compagni. E’ un tipo vero, genuino, senza grilli per la testa. Vive per il calcio e per la sua famiglia. Ha dedicato il gol nel derby al piccolo Ezechiel, suo figlio. Ha siglato il pareggio, ha dato il via alla rimonta della Lazio. Ha illuminato la scena con colpi eccezionali. Nel primo tempo ha ubriacato Cassetti con una serie di dribbling fantastici. E’ stato il suo secondo gol nel derby, aveva già segnato lo scorso gennaio nella stracittadina di Coppa Italia. Anche lì siglò il pareggio su rigore, ma il risultato finale fu diverso.
“E’ stata una delle notti più belle che io abbia mai vissuto da quando gioco a calcio, un momento indimenticabile. La vittoria mi dà grande gioia, davvero. La Lazio sta attraversando una fase molto positiva e sono convinto che potremo disputare un ruolo da protagonisti in campionato”. Ha segnato sotto la Curva Nord, ha fatto tornare il sorriso ai tifosi che temevano un’altra sconfitta. Si è preso la responsabilità di calciare un rigore pesantissimo: alla faccia di chi lo accusa di non avere personalità. Ha spiazzato Stekelnburg con un destro imparabile. Ha aperto la strada al trionfo. “Avevo già segnato l’anno scorso contro la Roma –ha dichiarato a Globesporte-, ma il risultato non fu positivo. Anche questa volta ho siglato il gol del pareggio ma avevo sensazioni diverse rispetto a quella volta, sapevo che avremmo vinto”. Profezia indovinata.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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