Gran Fondo Il Lombardia 2024: il percorso

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Torna a Cantù il grande spettacolo della Gran Fondo Il Lombardia, che da quest’anno verrà intitolata al campione bergamasco

MILANO – Il 13 ottobre ritorna a Cantù lo spettacolo della Gran Fondo Il Lombardia Felice Gimondi Enel che, grazie all’accordo tra RCS Sports & Events e la Famiglia Gimondi, è stata intitolata al vincitore de La Classica delle Foglie Morte 1966 e 1973. La prova, che si svolgerà il giorno successivo all’ultima Classica Monumento dell’anno, darà l’opportunità ai cicloamatori di tutto il mondo di confrontarsi con strade che hanno visto protagonista il campione lombardo nei suoi Giri di Lombardia.

Dichiarazioni

Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport: “Per noi è un grande onore poter intitolare la nostra Gran Fondo Il Lombardia ad un campione che ha fatto la storia del ciclismo come Felice Gimondi. Questo dà un valore aggiunto alla prova anche perchè percorreremo alcune delle strade che sono state impreziosite dalle gesta di fuoriclasse unici proprio come il campione lombardo. Crediamo che questo fattore, oltre ad un percorso con salite storiche come Ghisallo e Sormano, possa aiutarci far crescere ulteriormente l’evento e puntiamo a battere il record di iscrizioni”.

Norma Gimondi: “Le strade lombarde si popoleranno nuovamente di migliaia di appassionati provenienti da ogni parte del mondo, pronti a pedalare e a sfidarsi nel nome di papà, di Felice Gimondi. È con grande soddisfazione che io e la mia famiglia salutiamo una nuova edizione della Gran Fondo Il Lombardia Felice Gimondi Enel, manifestazione prestigiosa che faremo in partnership con RCS Sport. Le strade che mio padre ha sempre amato, le salite e le discese che hanno costruito la sua leggenda, saranno lo scenario ideale per celebrare le imprese di tantissimi appassionati e amatori”.

Il percorso della Gran Fondo Il Lombardia Felice Gismondi Enel

Partenza da Cantù con i primi 25 km che sono un “mangia e bevi” costante per le strade della Brianza, sino a Maglio, dove incominciano i 7 km più terribili ed emozionanti della gara che porteranno gli atleti sino alla collina di Sormano. Gli ultimi due km di questa erta rappresentano l’apice della corsa e sono diventati in breve tempo un monumento del ciclismo mondiale: il Muro di Sormano. Qui, la strada sale vertiginosamente ad una pendenza media del 15,8% ed una massima del 27%. Le scritte sull’asfalto ed i cartelli a bordo strada si susseguiranno per far vivere ad ogni granfondista l’esperienza di un vero professionista. Per i meno allenati è confermata una deviazione di 2km che permette di raggiungere la vetta percorrendo una salita meno impegnativa. A seguire discesa in picchiata fino a Nesso, e poi di nuovo e collina sino a Regatola, dove incomincerà la seconda salita di giornata: il Ghisallo. Le pendenze sono importanti, ma non aggressive come Sormano. La salita è pedalabile ed il paesaggio godibile. Chi vorrà “fare la gara”, potrà spingere rapporti importanti. La pendenza media nei 9km è del 6.2%, e solo verso la fine tocca la punta massima del 14%. In cima, la Madonna del Ghisallo con le sue famose campane ed il museo più celebre della storia del ciclismo vi daranno il benvenuto. Arrivati sul Ghisallo la Gran Fondo è al km 70. Quasi 2/3 di gara sono stati percorsi, e le difficoltà maggiori sono ormai alle spalle.

Ultimi km

Una lunga e larga discesa fino a Merone permette di recuperare un po’ le forze prima degli ultimi 20 km che ripropongono strappi e salitelle prima di arrivare nel centro di Cantù.