ROMA – Intervenuto alla trasmissione “Che Tempo Che Fa “su Rai 2, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, in riferimento alla ripresa del campionato, ha spiegato che ci sono due gruppi apparentemente contrapposti: chi ritiene che si debba chiudere tutta l’attività sportiva, e chi, anche col suo appoggio, vuole continuare.
Gravina ha dichiarato che si sta cercando un punto di incontro con il Governo, al quale spetterà la decisione finale, che lui coglierà con sollievo perché portare avanti una battaglia così non é semplice. Se il calcio italiano non vive in maniera separata rispetto alle altre categorie del paese o a istituzioni internazionali e fa parte di federazioni europee e mondiali, dal’altra parte c’è il sentimento della speranza. La FIGC, grazie anche ai professori Ricciardi, Vaia e alla commissione tecnico-scientifica, ha predisposto un protocollo di sicurezza, che é stato inviato ai ministri Spadafora e Speranza ed é in attesa di validazione. Gravina, inoltre, ritiene che non possa essere di ostacolo per una ripartenza l’effettuazione di tamponi e test perché ci sono cliniche organizzate pronte a mettersi a disposizione.
Il prsidente della FIGC ha dichiarato di non aver mai preso in considerazione l’annullamento del campionato perché non può essere il becchino del calcio italiano, visto il grande impatto che avrebbe una decisione in tal senso. Difende il movimento calcistico, ma in generale quello sportivo e non capisce la resistenza nell’avviarne una valorizzazione.
Alla domanda chi vincerà lo scudetto Gravina ha risposto: “Chi farà più punti, sono convinto che riprenderemo”.
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