MILANO – Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Queste le sue parole a cominciare da Mancini: “Dopo la cocente delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali in Russia, dovevamo raccontare una nuova storia agli italiani, puntando sui giovani. Mancini è l’interprete perfetto per il nuovo rinascimento azzurro”.
Su Vialli e De Rossi: “Vialli l’ho corteggiato molto perché è una persona di grande spessore, in grado di trasmettere coraggio, valori ed esperienza ai calciatori. L’abbraccio con Roberto dopo la vittoria è stato un regalo a tutti per le emozioni che ha generato. Per quanto riguarda Daniele, è stata un’intuizione. Serviva una persona carismatica, un campione del mondo che parlasse la stessa lingua dei calciatori”.
Su Euro 2028: “È un’opportunità per il Paese e dobbiamo saperla cogliere. All’Italia manca un grande evento da tanto tempo ed è ora di accelerare con gli stadi. L’ottima organizzazione delle 4 gare a Roma ha dimostrato che se lavoriamo come squadra, anche a livello istituzionale, possiamo ambire a risultati prestigiosi”.
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