L’analisi equilibrata di mister Guidolin al termine di una partita ricca di tensione è lo specchio dello stato d’animo dello spogliatoio bianconero: “Paghiamo in maniera feroce una semplice disattenzione e il dolore per questa sconfitta è atroce. Molto spesso la foga ci fa esporre a grossi rischi e il conto, alle volte, è salato. Peccato, perché eravamo riusciti a mascherare una serata non troppo positiva”.
Le assenze dello squalificato Inler e dell’infortunato Sanchez hanno pesato tantissimo: “Abbiamo deciso di non rischiare il Nino solo dopo la verifica dell’ultimo minuto. Dalla vittoria interna con il Catania siamo perseguitati da tanti piccoli problemi di salute. Non tutti i ragazzi sono al top”.
Il pareggio avrebbe mantenuto le distanze con la Roma invariate, invece la rete di Totti al 94’ avvicina i giallorossi a soli tre punti di distanza. “Un punto conquistato in rimonta nel finale di partita ci avrebbe dato morale, adesso la lotta si fa ancora più serrata perchè sono rientrati in gioco anche i ragazzi di Montella”.
Il tecnico di Castelfranco Veneto commenta serenamente anche l’operato dell’arbitro Damato. “Accetto il verdetto del campo. Damato evidentemente non ha visto il fallo di Perrotta su Asamoah”.
Sulla qualità dell’organico a disposizione il mister non transige: “Non è assolutamente vero che non abbiamo ricambi, anzi, c’è la possibilità di alternare un cospicuo numero di giocatori e chi è sceso in campo ha sempre dato il massimo. La strada da seguire è quella del lavoro. L’unica cosa che chiedo è di recuperare la piena salute di tutti”.
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