Tutti si aspettavano notizie confortanti da mister Guidolin sulla situazione infortunati, ma purtroppo, nella conferenza stampa della vigilia, è arrivata l’amara sentenza.
“Dall’inizio della settimana sapevo che Sanchez non avrebbe recuperato in tempo per la sfida di domani, ma speravo che almeno Totò superasse la situazione critica. Il doloro al piede, invece, non è passato e, anzi, si è acuito giorno dopo giorno. Non ho fatto alcuna pretattica”.
A questo punto pare inevitabile un cambio di disposizione tattica.
“Abbiamo provato soluzioni alternative. Non possiamo sfruttare la profondità e le fiammate esplosive, ma, se possibile, dobbiamo cercare altre soluzioni. Stiamo lavorando su questo. Alla squadra chiedo di impostare la partita e di dare il meglio. Mi auguro di vedere i ragazzi tonici e concentrati nell’arco dei 90 minuti. Lottiamo per il quarto posto e ogni gara è molto importante anche se non ancora decisiva. Domani dobbiamo mettere in campo qualcosa di più perché affrontiamo il Napoli, un’avversaria di grande qualità e livello in un ambiente caldissimo. Bisogna raddoppiare le forze”.
Cosa è cambiato in quel fatidico minuto contro la Roma?
“Quei sessanta secondi mi hanno pietrificato. In settimana la squadra ha lavorato bene e in un clima sereno. Voglio che i ragazzi dimostrino di aver fame di vittoria. Nelle ultime due partite abbiamo concesso occasioni ai nostri avversari che prima non avevamo mai lasciato. Dimentichiamoci di quel periodo e ricordiamo che siamo arrivati quarti perché non abbiamo regalato niente a nessuno. Non lasciamoci influenzare da sterili polemiche e non sentiamoci vittime. Guardiamo ai nostri errori e pensiamo ai nostri sbagli. Un allenatore deve lavorare sui particolari su cui può incidere”.
Il posticipo di domani può essere decisivo per questo finale di campionato?
“Mancano tante partite alla fine. Per ogni obiettivo ci sono più squadre in corsa e niente, ancora, è decisivo. Il momento è importante e ce ne rendiamo conto dagli 80 mila spettatori che gremiranno il San Paolo e dalla nostra posizione di classifica”.
Quanto conterà la mano del tecnico in questo finale di stagione?
“I giocatori sono i veri protagonisti, io spero che tutti gli elementi ricomincino a lavorare con il gruppo il più in fretta possibile. Il nostro staff di preparatori atletici e di medici è stato straordinario finora. Non abbiamo mai avuto problemi muscolari importanti e adesso ci siamo colpiti da episodi di rara sfortuna: Di Natale si è infortunato in allenamento dopo aver calciato male un pallone. Mi auguro che la nostra professionalità venga premiata. Non ci manca la condizione e, a ranghi compatti, abbiamo la possibilità di giocarcela con tutti”.
Di certo a questo gruppo il carattere non è mai venuto meno.
“Una squadra che dopo sette giornate era ultima e dopo trenta quarta dimostra di essere forte. A Napoli ci mancheranno alcune armi, ma ne troveremo altre”.
La decisione su chi scenderà in campo è stata presa?
“Contro la Roma avevo diversi dubbi: non sapevo se poter contare su Di Natale, Sanchez e Isla. Per domani ho solo certezze: ho deciso tutto già ieri e non sono preoccupato”.
All’andata l’Udinese riuscì a realizzare un vero e proprio capolavoro.
“Dovremo mettere in campo la stessa mentalità di allora. Il Napoli è una grande squadra dotata di giocatori eccezionali. Il tridente è formidabile, ma è il complesso a funzionare a meraviglia. Mazzarri ha fatto e sta facendo un lavoro straordinario. Non basterà essere corti, serviranno anche attenzione e aggressività perché affrontiamo la seconda forza della Serie A. La compattezza è fondamentale; senza, non avremo scampo”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]
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