L’Udinese non si guarda alla specchio. E’ questo il messaggio che mister Guidolin vuole far trapelare alla ripresa della preparazione in vista della prossima gara di campionato contro il Parma.
“Ho anticipato di un giorno la ripresa degli allenamenti e oggi comincia la nostra settimana – ha esordito il tecnico di Castelfranco Veneto di fronte alle telecamere -. Il Napoli? Abbiamo già voltato pagina. Ringraziamo i nostri tifosi per l’ennesima calorosa accoglienza all’aeroporto di Ronchi. Il capitolo di ieri è chiuso, adesso apriamo quello chiamato Parma. Dobbiamo essere al 100% mentalmente e fisicamente perchè i nostri avversari hanno un giorno di riposo in più”.
Quanto si è arrabbiato con Domizzi per il fallo commesso su Lucarelli?
“Non ho rivisto le immagini, non so cosa Maurizio ha detto all’arbitro e non abbiamo ancora fatto alcun tipo di analisi. Tra problemi fisici e squalifiche diamo un vantaggio ai gialloblu e ora dobbiamo sopperire alle assenza con il lavoro facendo leva su chi sarà disponibile. Non abbiamo ancora verificato la condizione degli infortunati”.
Questa squadra, anche se falcidiata dalle assenze, ha dimostrato di poter fare risultato dovunque.
“C’era chi ci aveva già dato per spacciati ancora prima di partire per Napoli. Mi fido dei miei giocatori, della loro professionalità e della loro qualità. Avevamo preparato bene la gara, poi i ragazzi l’hanno sviluppata ancora meglio. Quello di ieri è un risultato importante a cui dobbiamo dare seguito, ottenuto con la forza del gruppo ”.
Cosa le è piaciuto di più della sfida del San Paolo?
“Abbiamo respirato tutti insieme la stessa aria, quella di una partita importante e difficile. Questa è la cosa fondamentale. Con le risorse, le qualità e la forza del gruppo abbiamo superato un momento complicato”.
Quanto ha fatto male il gol di Mascara a tempo scaduto?
“Le partite non finiscono mai e noi ne abbiamo avuto la riprova una settimana fa contro la Roma. Finchè l’arbitro non fischia non si può mai stare tranquilli”.
Quanto vale il successo di ieri sera?
“Mi sono fidato dei miei uomini e loro hanno venduto cara la pelle. Il segnale di condivisione e di respiro comune che ho percepito è stato forte. Ho avuto la sensazione che, dopo un momento di appannamento dovuto alle convocazioni in nazionale, la squadra abbia ricominciato a concentrarsi bene sulle gare. Ora mi auguro di recuperare tutti i giocatori, compresi quelli di maggior talento. Sicuramente sabato ci attende una partita difficile”.
Come mai Inler non ha esultato dopo il gol che ha sbloccato l’incontro?
“Se la gente crede in me, garantisco io per Gokhan: quello è un modo di esultare. Non c’è bisogno di fare le capriole. Ha voluto semplicemente deprezzare il suo splendido gesto tecnico. A fine partita abbiamo gioito tutti e questa storia mi infastidisce perché il ragazzo è attaccato alla maglia, al territorio e alla squadra. Gokhan è un ragazzo serissimo che dimostra sempre senso di appartenenza. So per certo che nel suo futuro nulla è deciso”.
Denis ha ripagato la sua fiducia?
“Quella di German è una bella storia che insegna ai più giovani e a chi pratica sport che il lavoro paga. Credo che non potesse immaginarsi uno scenario più bello, ovvero tornare da protagonista nel suo ex stadio e rivelarsi determinante con un gol meraviglioso. Sta lavorando tantissimo, anche troppo. E’ arrivato qui inseguendo la miglior condizione dopo un brutto infortunio. Ci ha sempre dato dentro, alle volte lo dobbiamo addirittura frenare. Ieri è stato ripagato nel migliore dei modi e, di questo, sono molto contento”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]
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