Guidolin: “Abbiamo giocato un ottimo calcio, molto veloce e fatto di trame”

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Intervenuto ai microfoni di Sky, il tecnico dell’Udinese Francesco Guidolin ha commentato la vittoria per 1-0 sulla Lazio: “Sono molto soddisfatto della prestazione della squadra, abbiamo giocato un ottimo calcio, molto veloce e fatto di trame. La Lazio sta facendo una stagione bellissima e a loro va il riconoscimento e il rispetto più grande, non mollano mai sul piano fisico e ci hanno reso difficile essere sempre brillanti”.

Sulla stellina Zielinski, alla prima da titolare: “Quando l’ho visto tre anni fa ho visto poco più che un bambino, gracile, magro ma con due piedi spaventosi, per questo ho deciso di curarlo perché ha le stimmate del giocatore importante. Tutte le persone che lavorano per l’Udinese fanno sì che questi ragazzi imparino la lingua, si ambientino e questi sono i risultati. Lo abbiamo osservato in questi tre anni e già da tempo lavora con noi, quel numero 10 che avevamo cercato per anni forse ce lo stiamo costruendo in casa. Non vogliamo illudere nessuno, ma lo diciamo con ambizione e al tempo stesso umiltà. Il progetto da parte della dirigenza è ancora migliorato negli ultimi anni, ci sono almeno 50 persone che meriterebbero di essere considerati come sono considerato io. La prossima settimana sarà un bel problema quando rientreranno quelli che sono fuori, ma è sempre meglio avere problemi di abbondanza”.

Sul modulo: “Questo modulo ci dà la possibilità di essere più alti, serve una certa condizione fisica però per reggere certi ritmi. Siamo arrivati bene, con il serbatoio ancora quasi pieno. Di Natale? Non lo si può far correre, fa delle cose che le persone normali non riescono a fare. E’ un animale raro, ho bisogno che sia fresco nell’area di rigore. I ragazzi qui sono seguiti benissimo, hanno bisogno anche delle loro piccole trasgressioni ma è difficile che le persone che ci sono qui non siano a stretto contatto con loro. Questo ambiente è ideale per i giovani. Il nuovo stadio? Spero di esserci quando lo inaugureranno, sarebbe l’ultimo tassello di un mosaico che renderà questa società un modello in Europa e nel mondo. Io spero di stare bene, ma questo è il mio posto ideale per lavorare”.

[Alessandra Stefanelli – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]