Le premesse della conferenza stampa pre-Bologna di mister Guidolin sono chiare: “Ringrazio i tifosi che sono venuti ad accoglierci all’aeroporto al rientro da Salonicco”.
Bologna e Pioli. Un altro esame lungo il percorso bianconero.
“E’ un’altra tappa impegnativa, sarà una sfida difficile contro una squadra in salute. Dovremo giocare con personalità. E’ il nostro compito e dovremo farlo al meglio”.
Si può segnare anche senza Totò?
“Oggi abbiamo chiuso questo piccolo cerchio di lavoro che dalla notte tra giovedì e venerdì ci ha portato fino a qua. In questi due giorni abbiamo fatto sempre allenamenti differenziati. Tiriamo le somme domani, valuterò fino all’ultimo i giocatori da schierare in particolare nel reparto offensivo. Ho ancora tanti dubbi, speriamo che si dissolvano. Non so se Totò ce la farà, non so se Floro e Fabbrini sono stanchi e se Barreto è pronto per uno spezzone di gara. Torje sta bene. Questi sono i pensieri che mi porto in panchina domani”.
Bologna la accoglie sempre con un certo scetticismo…
“No, ho ottenuto risultati anche sotto le due torri, è quello che conta. Sono sempre rimasto me stesso, non ho mai cambiato il mio modo di essere. Non sono apprezzato da tutti ma non è più nei miei pensieri questa cosa”.
Periodo di crisi, ha toccato le corde di qualcuno o è bastato il lavoro per uscirne? Ha detto qualcosa di particolare negli spogliatoi?
“Spero di aver detto cose intelligenti. Noi abbiamo messo in un cassetto la qualificazione al prossimo turno di coppa. In campionato non stiamo facendo bene a livello di risultati, non a livello di classifica, che resta provvisoria. Nelle ultime due trasferte abbiamo perso e dobbiamo migliorare. Andiamo a Bologna con umiltà e rispetto, è una partita difficile. Non abbiamo ancora tutte le risorse a disposizione ma stiamo tenendo duro. La strada è ancora lunga”.
Prima della partenza per l’Africa, Asamoah non aveva saltato una gara, Di Natale Pinzi e Isla avevano quasi sempre giocato. Se mancano giocatori di questa qualità è inevitabile che l’Udinese perda?
“Non possiamo non giocare quando mancano. Abbiamo un buon gruppo e diverse risorse, dobbiamo ragionare da gruppo e con il mio gruppo”.
Cosa ne pensa di Ramirez?
“È un giocatore molto interessante con un bagaglio tecnico di primo livello, ma anche un giocatore tosto fisicamente, moderno. Classico numero 10 da mettere dietro l’attaccante. Ha fantasia realtà e colpi, è una delle più belle realtà del campionato”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]