L’Udinese esce ridimensionata da questo risultato?
“La nostra è la dimensione di un club che per tre anni di fila ha stupito il panorama calcistico nazionale e internazionale. Dobbiamo solo pensare a fare più punti possibile. Non tutte le giornate sono uguali e bisogna saper accettare il risultato”.
Cosa è mancato oggi per superare i rossoblù?
“Un po’ di velocità di esecuzione, di vivacità e di brillantezza. Non siamo riusciti a cambiare ritmo. Per fare bene dobbiamo andare più forte, ma bisogna anche complimentarsi col Bologna”.
Pereyra le è sembrato in miglioramento?
“Oggi non ha giocato nel suo ruolo ideale e sta sicuramente meglio di 20 giorni fa. Presto sarà al top”.
Quando finirà di segnare Totò Di Natale?
“Speriamo tra molto tempo. Il capitano è un fuoriclasse assoluto, io cerco di allungargli la carriera togliendolo sempre 20 minuti prima della fine. Se riuscirà a fare un campionato sulla falsariga degli ultimi tre un posto sull’aereo per il Brasile non glielo toglie nessuno”.
Ha mai pensato a un futuro sulla panchina della Nazionale per il dopo Prandelli?
“Mi piacerebbe allenare una nazionale perché si tratterebbe di un’esperienza nuova. L’idea mi piace, ma credo che in Italia ci siano tecnici più quotati di me per la panchina azzurra”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]
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