Guidolin: “Compito complicato, difficile spuntarla contro il Toro”

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Il Torino ha conquistato 14 dei suoi 28 punti in trasferta. Un dato che mister Guidolin non può trascurare alla vigilia della sfida con i granata. “Domani abbiamo un compito complicato. Le statistiche della squadra di Ventura sono molto buone e parlano chiaro. In questa squadra si vede la mano dell’allenatore: il Torino ricorda molto da vicino il Bari di due anni fa e rappresenta una bella realtà della Serie A. Sarà difficile spuntarla contro di loro”.

Come stanno i nazionali tornati dagli incontri amichevoli infrasettimanali?

“Le condizioni al loro rientro sono sempre un’incognita perché fanno tutti allenamenti particolari. Comunque sono stati impiegati a piccole dosi. Stanno bene e sono disponibili”.

Crede sia arrivato il momento per lanciare qualche giovane potenziale sorpresa?

“Per i più giovani il momento buono può arrivare in ogni istante, come dimostra il caso di Gabriel Silva a San Siro. Tutti meritano la mia attenzione perché si allenano con cura e sono un patrimonio societario. Rappresentano il futuro di questo club”.

Crede che Barreto scenderà in campo col dente avvelenato?

“Non lo so, non è nei miei pensieri in questo momento. Il brasiliano è un ottimo giocatore come ho sempre sostenuto. Gli auguro le migliori fortune del mondo, qui ha vissuto un periodo disgraziato della sua carriera. Ho sempre parlato francamente con lui, guardandolo negli occhi e non lanciando messaggi attraverso gli organi di informazione”.

In quale posizione del campo vede meglio Angella?

“É in grado di coprire i tre ruoli della difesa. Meglio a centrodestra che a centrosinistra solo per l’utilizzo del piede naturale. Fa parte del nostro gruppo e non è finito nel dimenticatoio”.

Ha pensato a qualche particolare accorgimento tattico per contrastare la squadra di Ventura?

“Più che del nostro sistema di gioco preferisco concentrarmi su altre variabili: da come si aggredisce la partita a chi prende il possesso sulla gara. Il Torino può mettere in difficoltà qualsiasi avversario sia quando difende sia quando attacca. Ci siamo preparati studiando le loro giocate. Dobbiamo essere in grado di prendere in mano la gara. Solo così potremmo sviluppare gli inserimenti degli esterni”.

Cosa ne pensa di Cerci?

“É un ottimo elemento che con Ventura si esprime al meglio perché si adatta perfettamente al tipo di gioco proposto. Il tecnico ligure ha costruito a Bari un mosaico bellissimo che adesso sta riproponendo in Piemonte”.

Di Natale non va a segno da tre turni. Le sembra nervoso?

“Mi pare di no, ma immagino che lo sia. Sta bene da una decina di giorni. L’influenza intestinale lo ha un po’ debilitato”.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]