Massimo rispetto per il Celtic, la squadra vuole il passaggio del turno: ci sarà ricambio ma non ampio turnover. Di Natale sarà titolare?
“Decido oggi, ho quasi tutti a disposizione. Pensiamo e cercheremo di passare il turno con tutte le nostre forze, ci teniamo tanto e vorremmo passare il turno. E’ una finale e dobbiamo essere preparati”.
Pensa di poter battere il Celtic? Perchè non dovrebbe far giocare Di Natale, il suo miglior giocatore?
“Ci vorrà una grande Udinese per battere una squadra di grande tradizione come il Celtic. La formazione la decido io, non ho detto che non ci sarà”.
Dove collocherebbe il Celtic in serie A? Che qualità ha?
“Una buona squadra di serie A. Hanno buoni giocatori, grandi individualità, ritmo e temperamento. E’ ben allenata e tonica, hanno carattere”.
La partita di andata ha permesso di conoscere meglio la loro tattica?
“La partita di andata conta molto poco: oggi è un dentro o fuori. Dal punto di vista tattico, nervoso e psicologico è tutto diverso. Li conosciamo un po’ meglio rispetto a prima, ma domani sarà un’altra storia”.
La prevendita é stata bassa: dispiace sapere di non avere il pubblico delle grandi occasioni?
“Aspettiamo oggi, noi dobbiamo pensare alla partita, dobbiamo essere concentrati e cercheremo di fare bene e arrivare alla qualificazione. Mai come in questa occasione servirebbe uno stadio nuovo, confortevole e adatto ad occasioni come queste e al nostro livello. Abbiamo un bacino d’utenza limitato e avremmo bisogno di un altro impianto: in Italia alcune competizioni come la Coppa Italia e l’Europa League non sono seguite come sono seguite in altri stati. Non conosco il motivo, ma secondo me potrebbe essere dovuto dalla mancanza di stadi confortevoli”.
Due risultati su tre a disposizione: risorsa o insidia?
“Entrambe le cose. Dovremo essere molto, molto attenti nel preparare la partita e svilupparla come sappiamo. Non siamo in grado di fare calcoli: non sempre portano al successo, quella di domani è una finale”.
Si vince giocando palla a terra o puntando sui cross dalle fasce?
“Bisogna giocare bene in tutti i settori e in entrambe le fasi di possesso e non possesso, cercando di pungere e cogliere le occasioni in zona gol, rimanendo accorti dietro”.
Dopo il Celtic, due partite scudetto contro Lazio e Juve: quanto è orgoglioso di se stesso e la squadra?
“Il 22 Dicembre sapremo il nostro destino. Io sono fiero e orgoglioso dei miei giocatori e spero che questa settimana ci dia soddisfazioni. Sarà dura perchè noi dovremo fare 3 partite fondamentali in 6 giorni, dovremo concentrarci volta per volta sul singolo match. Non voglio fare polemica ma mi chiedo se anche altre squadre italiane abbiano avuto un simile carico in soli sei giorni”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]