Guidolin: “Dobbiamo restare umili con la u maiuscola”

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Modo migliore per cominciare il 2013 e chiudere il girone d’andata, in casa Udinese, non c’era. Il rotondo successo con l’Internazionale, però, per Francesco Guidolin e i suoi ragazzi è già abbondantemente alle spalle e da questo pomeriggio i bianconeri cominceranno al “Dino Bruseschi” a preparare la prossima, delicatissima, sfida interna con la Fiorentina di Vincenzo Montella.

Mister Lei continua a parlare di salvezza nonostante lo stato di forma della sua squadra e al fatto che sia arrivata al giro di boa a 27 punti con 11 lunghezze sulla terzultima?

“Certamente. Ne ero convinto prima e la mia tesi è stata ulteriormente rafforzata dai risultati dell’ultima domenica. Noi adesso dobbiamo restare umili, con la “u” maiuscola, cercare di fare più punti possibili e non lasciarci andare a pericolosi voli pindarici. L’Inter è alle spalle, e il futuro prossimo porta il nome della Fiorentina. Questo è un campionato in cui le prime 6-7 squadre saranno impegnate fino alla fine nella lotta per i quartieri nobili e il resto del gruppo che avrà come obiettivo minimo quello dei 40 punti”.

C’è il rischio di una sovrabbondanza di elementi in attacco?

“Noi viviamo in un mondo in cui chi si adagia resta indietro e non rimane al passo con i tempi. Siamo in tanti, questo è vero, ma innanzitutto un po’ di sana concorrenza in un gruppo non fa mai male, anzi, e poi vediamo quello che succederà in questa sessione invernale di mercato. La cosa importante, in ogni caso, è che chi viene chiamato in causa, in qualsiasi momento, mi dia risposte confortanti sia sul piano della prestazione che della mentalità”

Che idea si è fatto in questi giorni di Merkel?

“E’ un giocatore di talento, di qualità e, secondo me, in prospettiva con un ottimo futuro davanti a sé. Ci stiamo ancora conoscendo bene, ma mi sembra un bravo ragazzo, che sa quello che vuole e che si è subito inserito perfettamente nel nostro gruppo. E’ un giocatore ancora molto giovane, che deve crescere come tutti i ventenni, ma che ha bruciato le tappe. E’ una mezz’ala, sinistra o destra, e detto per inciso secondo me troverà a Udine l’ambiente ideale per sfondare definitivamente”.

L’impressione è che la squadra dopo la gara con la Lazio abbia cambiato marcia. Che cos’è cambiato secondo lei?

“Niente di particolare. Quella di Roma è stata una pessima giornata e purtroppo, nel calcio, capita e potrà capitare di nuovo. Semplicemente ci siamo resi conto che giocando come all’Olimpico di punti ne avremmo fatti e ne faremmo ben pochi. Muriel? Lo ribadisco: ha tutto per diventare un fenomeno. Le qualità non si discutono, ma deve avere una predisposizione mentale al sacrificio per diventare un attaccante moderno. Sono contento di quello che ha mostrato domenica e deve solo continuare a lavorare e ad impegnarsi”.

Un giocatore che sembra aver compiuto passi da gigante negli ultimi due mesi è Heurtaux. E’ d’accordo anche lei?

“Si, Thomas ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi due mesi. Forse prima si sentiva un pizzico escluso, ma è normale per tutti i ragazzi che arrivano da mondi e campionati diversi e che hanno bisogno di un po’ di tempo per calarsi nella nostra realtà. È stato bravo a guadagnarsi la chance di giocare da titolare e con le sue prestazioni la possibilità di essere riconfermato. Lo dico e lo ripeto: è il campo l’unico discrimine che mi porta a scegliere chi schierare la domenica”.

Che Fiorentina si attende al “Friuli”?

“Una squadra forte, arrabbiata, pimpante e determinata come quella ammirata nel girone d’andata. Il ko con il Pescara? Secondo me hanno giocato la medesima gara che noi abbiamo disputato in coppa contro la formazione di Montella. Non meritavano certo di perdere, ma purtroppo questa è la dura legge del nostro mondo”.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]