Ultima conferenza targata 2011 per Francesco Guidolin. Si finisce da dove in teoria si sarebbe dovuto cominciare, ovvero dalla sfida contro la Juventus. Queste le dichiarazioni nella sala stampa del Friuli del tecnico veneto.
“Patto di spogliatoio per battere la Juventus? Io non ho avvertito questo tipo di situazione, sappiamo che avremo di fronte una partita importante che chiude l’anno solare. Sappiamo che affronteremo una squadra molto forte, ne avevamo sentito parlare, ma ora che ci stiamo concentrando sull’avversario. Ci rendiamo conto delle qualità della Juve, del loro temperamento. Noi avremo il nostro solito profilo e cercheremo di fare una bella gara. Tireremo fuori tutto quello che c’è rimasto, nella speranza di riuscire a contrastarla. Non voglio più parlare delle partite ravvicinate: dobbiamo tirar fuori tutto quello che abbiamo e basta”.
“Ci sono tante cose da controllare della Juventus: hanno tante qualità. Tra questi c’è Pirlo, un giocatore che mette la palla dove vuole, dovremo fare molta attenzione. Scudetto? Spero non si offendano le altre squadre, tipo Inter, Lazio e Napoli, ma non è un affare che ci riguarda. Per adesso riguarda solo Milan e Juventus. Tutte le volte che parlo con qualcuno dicono che non siamo attrezzati, quindi non capisco le domande sullo scudetto. Siamo in alto in classifica e siamo esposti da un punto di vista mediatico”.
“La Juve è forte dappertutto, non solo a centrocampo, è forte in difesa e anche in attacco. Ha tante alternative e colgo l’occasione per fare le mie congratulazioni a Conte: merita il ruolo che gli hanno dato. Oggi rivedo il temperamento della vecchia Juventus e se ci aggiungi anche la qualità dei suoi giocatori, diventerà sempre più forte. Ha il suo stadio ed è un grande esempio di un club che ha saputo rinnovarsi”.
“Dal 1999 ad oggi, quando ho mandato la Juve in Intertoto, cos’è cambiato? Sono passati tanti anni. Sono invecchiato, ma ho cercato di ottenere il meglio da me stesso e dai miei giocatori. A livello professionale forse sono nel mio momento migliore anche se soffro di più la tensione della partita”.
“Quale giocatore toglierei alla Juve? Non lo so e va bene cosi. Non mi piace fare questo tipo di giochini. Penso solo alle cose che mi riguardano”.
“Parlo volentieri di Conte perché mi rivedo in lui all’inizio della carriera. Rivedo un ragazzo che ha voglia di andare lontano con la sua squadra. Uno che ha soprattutto una grande fame”.
“La Lazio è una delle più forti squadre in Italia. È la stessa squadra dello scorso anno con delle aggiunte fondamentali. È normale ci abbia messo in difficoltà e ne è venuta fuori una partita vibrante, che ci ha gratificato. Sono contento per Pasquale che dopo tanto tempo ha giocato e sono contento per Floro che si è sbloccato”.
“Pinzi incarna lo spirito dell’Udinese? È uno dei nostri leader, per fortuna ne abbiamo più di uno, attorno a loro che c’è uno zoccolo duro di ragazzi tra cui Domizzi, Handanovic, lo stesso Pinzi, Benatia, Danilo e spero di non avere dimenticato nessuno. E’ importante averli all’interno del gruppo, sono un esempio per i più giovani e per chi viene dagli altri campionati. È una crescita continua la nostra, una macchina in movimento, non solo dal punto di vista tecnico tattico”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]