Una sfida a scacchi, una partita in cui dal movimento intelligente delle pedine si stabilirà chi ne uscirà vincitore. Udinese-Parma si affrontano distanziate da un solo punto in classifica, al Friuli si guarderanno negli occhi e daranno il via alla battaglia, trascinate da quei due che sulle rispettive panchine cercheranno di intuire dove e come pungere l’avversario.
Quei due sono, ovviamente, Francesco Guidolin e Roberto Donadoni; allenatori la cui carriera è inutile da descrivere: il primo, pacato ma deciso, panchina d’oro e stratega di platino, affronterà il secondo, vice campione del mondo con l’Italia, da calciatore, nel ’94, e allenatore della Nazionale dal 2006 al 2008. Un duello niente male, per gli spettatori di un Friuli teatro di questa attesa e interessantissima sfida.
Carriere che parlano chiaro, sia per il tecnico di Castelfranco veneto, che dai tempi del Vicenza – con cui conquistò la Coppa Italia nel 1997 – non ha mai smesso di dimostrare che il calcio gli scorre nelle vene, sia per l’allenatore dei ducali, che da ex centrocampista gode di una visione a 360′ del campo anche se seduto in panchina.
La risultante è che Udinese e Parma finiscono per somigliarsi, sia nel gioco – rapido, divertente, soprattutto pungente – sia nello stile: due squadre ambiziose, mai dome, che domenica pomeriggio metteranno di certo in pratica quelle strategie che i due condottieri, a bordo campo, stanno studiando minuziosamente.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]
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