Due esteti, due stilisti del pallone che si scontrano e si confrontano allo stesso tempo sul verde prato che altro non è che il luogo ultimo dal quale esce sempre una sentenza definitiva. Arsenal-Udinese è anche la sfida incrociata tra i due tecnici che, per predilezione e convinzione, cercano in ogni modo di dare un’identità e un gioco ben preciso alle proprie squadre.
Due filosofie molto simili per non dire speculari quelle di Arsene Wenger e Francesco Guidolin,timonieri dei due vascelli che sono stati fatti entrare in rotta di collisione dall’urna di Nyon durante il sorteggio dei play-off per l’accesso alla fase a giorni della Champions League. Le similitudini tra i due tecnici sono molte e hanno quasi dell’incredibile visto che vengono fuori da due scuole di pensiero estremamente diverse, per ciò che riguarda la loro formazione professionale, ma che allo stesso tempo combaciano in più punti: ritmo veloce della contesa, palla a terra, verticalizzazioni quando servono e grande dinamismo dato da giocatori posti ognuno al suo posto, come tasselli perfetti di un grande puzzle.
L’attenzione verso i giovani, lo scovare nuovi talenti in giro per il mondo e nei vivai sono altri due punti di congiunzione che avvicinano in maniera impressionante Wenger e Guidolin, due maestri di calcio, due maestri di vita.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]