Guidolin: “Il Ferraris uno dei palcoscenici più difficili, serve una gara perfetta”

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Consueta conferenza stampa del sabato per mister Guidolin che é pronto ad affrontare la trasferta di Genova, prima sfida di campionato senza i tre elementi impegnati in Coppa d’Africa: “Noi dobbiamo proiettarci su questo momento senza pensare ad altro, credo che una delle virtù di questa squadra sia proprio questa: non pensare alle assenze e darci dentro in allenamento e in campo. Noi guardiamo al presente e ai giocatori che ho, perchè posso fare qualcosa solo con quelli che ho. Noi dobbiamo avere la testa bassa sul manubrio, correre e ragionare da squadra, lottando su ogni pallone tutte le domeniche”.

L’avversario, il Genoa, sta vivendo un periodo difficile

Questo è un argomento che ho affrontato con attenzione con i miei ragazzi. Affrontiamo un Genoa nuovo che per la prima volta sarà a Marassi. È nuovo per l’allenatore, per Gilardino e Biondini sarà la prima in casa. Quello che non cambia è il palcoscenico, uno dei più difficili e duri da affrontare come il Ferraris. Conosciamo il Genoa ha giocatori importanti, dovremo tirar fuori la partita perfetta come dobbiamo fare ogni volta che scendiamo in campo.

Pensa che i giocatori avranno uno stimolo in più per far bene contro il loro ex allenatore?

Assolutamente no, non abbiamo ovviamente toccato questo tema perchè non è al nostro ordine del giorno e dei nostri pensieri.

Anche Floro Flores è un ex che ha fatto bene al Genoa. Pensa che avrà ulteriori stimoli?

Per lui si, ci sarà un qualcosa in più. Si è allenato bene per tutta la settimana, come tutti e come sempre. Questo è un gruppo che si sa allenare e preparare bene.

Gli avversari si sono spesso adattati all’Udinese, ad esempio la Lazio. Con gli uomini contati anche lei sta pensando ad un cambio di modulo?

Io sono prontissimo a cambiare nel momento in cui mi accorgo che ciò è necessario. Sarà il tempo a dirlo, se sarà il caso per scegliere soluzioni diverse. La squadra è pronta a questo tipo di valutazione, veniamo da un passato fatto di lavoro e soluzioni diverse dal punto di vista tattico.

Dal punto di vista psicologico, avete fatto 35 punti in 17 partite, un record. Adesso cosa deve scattare per continuare su questi ritmi?

Noi stiamo pensando ad altro già da un pò di tempo, naturalmente più si avvicina il primo obiettivo si inizia già a pensare ad altro. Siamo già in Europa e questo piazzamento con questi punteggi è sorprendente. Noi siamo orgogliosi di questo piazzamento ma se rientreremo nei ranghi saremo consapevoli di non aver venduto fumo a nessuno.

In termini ciclistici crede che adesso siano finite le tappe per velocisti e che stia per iniziare una lunga serie di gran premi della montagna?

Il campionato di serie A è un susseguirsi di gran premi della montagna, di tappe difficili, di montagne da scalare o discese pericolose. Potranno esserci agguati lungo il percorso.

Battocchio é tra i convocati. Potrà essere una soluzione per sostituire Asamoah visto che è già stato impegnato in quel ruolo anche in Europa League a Glasgow?

Si, è un giovane che ci deve dare una mano. Ha già fatto parte del gruppo e quindi la sua crescita è costante e concreta. Quest’anno è ancora un ragazzo giovane che è a disposizione anche per la primavera ma ci può dare una mano.

Come giudica il cambio di allenatore a Genova: è un fallimento di un certo tipo di volontà di credere nei progetti?

Non so cosa rispondere, sono le cose negative del nostro calcio che si ripetono di anno in anno. Non si ha la giusta pazienza per pensare a qualcosa che può coinvolgere più componenti. Tagliare la testa dell’allenatore è sempre la soluzione più facile. Ci sono episodi di violenza, stadi fatiscenti, volgarità e maleducazione: non è cambiato niente da quando avevo 17 anni e iniziavo a viaggiare con le prime squadre. Questo purtroppo è il nostro calcio.

È il weekend del derby di Milano: chi è la favorita?

Sarà equilibrato, non so chi vincerà, mi aspetto una partita molto molto bella. Ho letto una intervista di Ranieri molto bella, faccio i miei complimenti al mister.

Anche Domizzi sarà assente?

Domizzi non è disponibile. Ha cominciato ma non ha finito la seduta e non è tra i convocati.

Si aspetta un’altra reazione di carattere come avvenuto dopo la sconfitta di Madrid con la grande prova contro il Siena?

Me lo aspetto sempre dalla mia squadra, ma indipendentemente dal risultato che abbiamo conseguito di due, tre, quattro o sei giorni prima.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]