Il passo è quello giusto. L’Udinese ha conquistato venti punti nelle ultime dieci giornate di campionato dimostrando uno stato di forma davvero invidiabile nel panorama della Serie A. “Gli esami non finiscono mai – ricorda il tecnico Francesco Guidolin nella conferenza stampa della vigilia di Genoa-Udinese – non ho mai considerato il Genoa una squadra a rischio salvezza. É una di quelle formazioni capaci di fare 25-30 punti a girone e in grado di uscire da qualsiasi brutta situazione. Nelle ultime uscite ha ritrovato concretezza e cattiveria agonistica e ha raccolto punti rendendo il cammino meno impervio. Noi, a febbraio, abbiamo una classifica interessante e dobbiamo cercare di puntellarla senza fare il passo più lungo della gamba e guardarci dalle squadre vicine. Per fare risultato in Liguria servirà una partita di grande concentrazione e determinazione”.
Come sta Muriel?
“Il colombiano si sta allenando per trovare la forma migliore. Non ha ancora la condizione con cui lo abbiamo visto giocare a Bergamo in amichevole l’estate scorsa”.
Come stanno gli altri elementi della rosa?
“Stanno tutti bene. Domizzi ha avuto un problemino a inizio settimana. Badu deve ritrovare la condizione migliore dopo la Coppa d’Africa. Heurtaux sta bene”.
Ha studiato qualche soluzione particolare per affrontare i rossoblu o giocherete a specchio?
“Molte squadre hanno adottato il 3-5-1-1 negli ultimi anni. Forse siamo stati preso come modello. Ho valutato alcune variazioni per domani, la squadra è pronta”.
Vydra sta riscuotendo successi col Watford e interesse da parte dei grandi club inglesi. Ha qualche rimpianto sulla cessione dell’attaccante ceco?
“Matej è un mio pupillo e diventerà un grande centravanti. Avrei voluto tenerlo qui, ma avrebbe corso il rischio di non giocare mai. La scelta migliore era mandarlo in una squadra in cui potesse giocare e maturare. Sono contento per ogni sua rete messa a segno con la maglia del Watford. Spero di poterlo allenare ancora, è un ragazzo in via di formazione. Ero sicuro che avrebbe parlare di sé perché ha qualità importanti”.
Cosa ne pensa dell’ultimo periodo di Pereyra?
“Anche l’argentino è un giocatore destinato a un futuro importante. E’ un ragazzo chiuso, riservato e parla così poco che è difficile capire dove preferisca giocare in campo. Non si sa mai cosa può dare alla causa: ci sono giorni in cui spacca letteralmente le difese avversarie”
Come procedente l’integrazione dei nuovi innesti?
“Molto bene, il gruppo si sta cementando. Vedo entusiasmo e ottimismo tra i ragazzi. Sentimenti imprescindibili se vogliamo cullare la speranza di consolidare questa classifica interessante. Non sarà facile perché questo è un campionato molto difficile”.
Quanto può pesare l’assenza di Pinzi?
“Il giocatore ha avuto una stagione molto travagliata. Il suo infortunio è una brutta tegola proprio nel momento in cui stava ritrovando il passo e la condizione. E’ una figura carismatica del nostro spogliatoio e la sua assenza sarà pesante. Quanto pesante lo dirà il campo”.
Che pensiero ha per Milito?
“Il Principe è un ragazzo d’oro e un professionista serio. Un uomo delizioso che ho avuto la fortuna di allenare a Genova per poche settimane. Avrà la forza e il carattere per tornare protagonista il prima possibile”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]