Guidolin la guida giusta per rendere fantastica l’Udinese

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Con il pareggio contro la Juventus, si è chiuso il 2011 fantastico dell’Udinese che, dopo aver raggiunto il quarto posto nella passata stagione, si consolida come una realtà importante del campionato italiano, avendo mantenuto un posto di assoluto rispetto nei piani alti della Serie A. Oltre ad aver contribuito – insieme a Milan, Inter, Napoli e Lazio – a centrare l’en plein delle squadre italiane qualificate alla fase ad eliminazione diretta delle coppe Europee.  Artefice di quello che non può più essere etichettato come “miracolo” è, senza timori di smentita, l’allenatore Francesco Guidolin il quale ha saputo dare continuità al suo lavoro anche con il cambio, all’interno della rosa, di alcune pedine.

La terza stagione in Friuli, la seconda consecutiva dopo quella del 1998-99 quando portò l’Udinese al sesto posto e alla qualificazione all’allora Coppa UEFA, sta confermando e consacrando il tecnico di Castelfranco Veneto nell’élite del calcio italiano e tutto l’ambiente si sente completamente in sintonia con le sue scelte. L’aver sottoscritto un contratto fino al 2015, inoltre, è un’ulteriore testimonianza di come la famiglia Pozzo abbia individuato nell’attuale mister l’uomo giusto per dare sempre più continuità al progetto bianconero dal punto di vista prettamente tecnico.

Lui, Guidolin, è uno che preferisce lavorare sul campo e dimostrare che, nonostante i risultati già ottenuti, l’entusiasmo e la voglia di fare e di migliorare sono sempre più forti rispetto alla tentazione, molto velata, di sedersi sugli allori e sui risultati fin qui ottenuti. Imparare dal passato per fare sempre meglio nel presente e nel futuro, con umiltà e concretezza. Valori, quest’ultimi, che i suoi ragazzi hanno assimilato in maniera pressoché automatica: il tutto si rispecchia nelle prestazioni sul campo che, in questa stagione, hanno visto 7 vittorie e un pareggio, seppur di prestigio, tra le mura amiche. con soli due gol subiti.

Le vele sono spiegate e con il vento in poppa, il timoniere ha nelle sue mani la rotta del vascello che non si pone limiti.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]