Guidolin: “La squadra sta bene fisicamente e le motivazioni sono ancora forti”

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I presupposti per terminare bene la stagione ci sono tutti. Questo, in estrema sintesi, il pensiero di Guidolin, tre giorni dopo la buona prestazione espressa dal punto di vista della condizione fisica e del gioco nella gara pareggiata contro il Bologna: “La squadra sta bene fisicamente e le motivazioni sono ancora forti – spiega il tecnico di Castelfranco -. Non è da escludere a priori una flessione in qualche elemento da qui alla fine perché avremo disputato cento partite in due anni e alcuni ragazzi sono stati sempre in pista. Sarebbe stato importante vincere contro il Bologna perché avremmo alimentato il sogno di giocare alla pari con le squadre che sono alla ricerca di un posto in Europa. Non ci è andata bene per pochissimo. Dobbiamo mantenere lo stesso spirito e lo stesso rendimento di prestazioni”.

La preoccupa l’astinenza da gol di Totò?

“No, se avesse realizzato il rigore non ne avremmo parlato. E’ vero, ultimamente non è sugli standard realizzativi a cui ci ha abituato, ma potete rimanere tranquilli”.

Si può fare un paragone con Totti e le tipologie di allenamento?

“Non alleno Totti, ma il capitano giallorosso e tirato dal punto di vista fisico: ha la faccia dell’atleta e si vede. Il lavoro che Totò fa in allenamento è costante, studiato e calibrato. Il professionista è serio”.

Contro i gialloblù abbiamo visto più tiri da fuori. Solo casualità?

“Abbiamo attaccato quasi sempre e, in queste circostanze, la soluzione viene quasi automatica. Ci abbiamo provato perché disponiamo di numerosi giocatori con questa soluzione nelle gambe: Lazzari, Maicosuel, Di Natale, Domizzi, Merkel…”.

Avverte delle critiche per le soluzioni di mercato societarie?

“Conosciamo il modo di lavorare del club, la sua programmazione e la sua progettualità. Se avessimo tentato di trattenere alcuni giocatori, senza fare nomi, non ci saremmo riusciti perché avevano espresso la chiara volontà di andare a giocare altrove. Il modo di lavorare dell’Udinese è seguito con grande attenzione e ammirazione all’estero. Nella nostra storia abbiamo scalzato dai posti Champions grandi squadre per due anni consecutivi. Questo fatto, che ci inorgoglisce, crea anche ulteriori aspettative. Io sto sognando di portare la squadra in Europa per la quarta volta, ma non è facile perché davanti a noi vedo formazioni più attrezzate”.

Segue i giocatori in prestito a Watford e Granada?

“Seguo le vicende dei due club. Ieri sera ho visto gli andalusi perdere immeritatamente a Bilbao e guardo spesso anche i londinesi impegnati nella lotta per salire in Premier League. A Watford alcuni nostri ragazzi hanno dato l’impulso agli Hornets: Vydra, Forestieri, Ekstrand, Battocchio e Abdi sono cresciuti molto e io sono contento per loro. Altro genere di valutazioni spetta alla società”.

Come le è parso Maicosuel?

“É rientrato in squadra dopo l’ottima prestazione di Merkel a Catania. Sta giocando perché lo merita, perché si è sempre fatto trovare pronto e perché dà sempre segnali positivi in allenamento”.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]