MILANO – Le dichiarazioni dell’allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine della sfida contro il Milan (2-2).
RISULTATO MERITATO – “Abbiamo fatto tre partite difficili e portato a casa cinque punti, siamo molto contenti e faccio i miei complimenti a tutta la squadra. Se potevamo vincere contro il Milan? Siamo contenti così, siamo venuti al Meazza per fare punti. In generale abbiamo fatto una buona gara, certamente non meritavamo di perderla. L’unica cosa che rimprovero alla squadra è quando abbiamo calato il ritmo, prima degli ultimi minuti finali. Avevamo un po’ perso l’identità del gioco, non facevamo più le cose semplici e volevamo far arrivare subito la palla a Toni. Così non eravamo pericolosi e, anzi, scontati. Poi negli ultimi minuti abbiamo ricominciato a giocare. Il risultato è stato meritato, perché siamo andati a prendercelo: pur giocando una buona gara, fino ai minuti finali eravamo sotto di un gol, siamo stati bravi a trovare la situazione giusta. Un commento sul Milan? Sicuramente il loro momento non è dei più brillanti, questo influisce notevolmente nella gestione della gara dal punto di vista psicologico. Erano in vantaggio e si sono chiusi, si vedeva che avevano un po’ di paura. Hanno calciatori ed interpreti importanti, hanno creato alcune ripartenze pericolose, soprattutto nel secondo tempo. Il Milan rimane sempre una grande squadra, venire a giocare qua non è mai facile, era da 15 anni che non facevamo punti al Meazza e questo la dice tutta sulla difficoltà di questa partita. Per molti versi è stata una sfida un po’ simile a quella fatta con l’Inter, anche in quell’occasione abbiamo rimontato nel finale grazie ad un gol di Nico Lopez”.
VI SPIEGO LE MIE SCELTE – “Il gol di Lopez? Nico è un calciatore interessante, che può cambiare gli esiti della partita. É rapido, nelle partite statiche può dare profondità. Ha fatto tanti gol partendo dalla panchina, siamo molto contenti. Vorrebbe giocare con più continuità, ma questo dipende solo da lui. É un giocatore che, se entra con la testa giusta, può fare male sempre. Sala? A Cagliari ha fatto la punta esterna e col Milan il terzino destro. É un calciatore fantastico, un bravo ragazzo che può ribaltare il gioco, non ha solo corsa ma anche buoni piedi. Hallfredsson? É un calciatore che solitamente non cambio mai, è con me da quando il Verona era in Lega Pro. Aveva preso un ammonizione e mancavano ancora tanti minuti. Era un momento in cui dovevo giocarmi tutte le mie possibilità e non volevo rischiare di restare in inferiorità numerica, e poi volevo far giocare Tachtsidis in posizione più avanzata”.