E ora ci siamo anche noi per la lotta scudetto”. Hernanes non si accontenta di quanto di buono fatto vedere nella passata stagione. “Voglio sempre migliorare. Non mi pongo limiti né obiettivi prefissati. Sempre di più. Sto crescendo, avverto il mio processo di crescita, cerco di perfezionarmi. E questo, ovvio, mi fa piacere e mi fa pensare che posso diventare ancora più forte”. Nel grande palcoscenico europeo, è arrivato decisamente tardi rispetto ai suoi colleghi sudamericani. “È vero, sono cresciuto in ritardo. Quando arrivai al San Paolo dalla mia città, Recife, e dal mio club, l’Unibol, avevo solo 16 anni. E non avevo né barba né peli sul corpo. E lì tutti erano pelosi, io sembravo un bambino. Quindi il ritardo nella crescita fisica mi ha condizionato anche nel calcio”. Le più forti del campionato italiano secondo lui sono due. “Fino ad ora Milan e Juve sono le più forti. I rossoneri perché sono campioni in carica e si sono rinforzati, hanno Robinho che è tornato, ora arriverà pure Pato. La Juve ha fatto tanti buoni acquisti e sta dimostrando di essere tosta”. Dopo l’esperienza nelle competizioni sudamericane come la Libertadore e la Sudamericana, Hernanes ha provato l’Europa League. “Siamo partiti male e quando cominci così diventa dura. Ora la prossima a Vaslui, in Romania, è una partita difficile e decisiva, non possiamo perdere”. Durante l’esperienza italiana, Hernanes durante le partite ha faticato alle prese con una vecchia conoscenza biancoceleste.
“L’anno scorso Mudingayi del Bologna, non mi faceva respirare. Quest’anno, visto che lo conoscevo, me la sono cavata meglio, perché sfuggivo al suo controllo, mi spostavo, cambiavo zone di gioco, cercavo di mettergli confusione”. L’adattamento alla serie A non è stato un grande problema. “Io mi sono trovato bene subito. A Roma, sia la città sia i compagni, mi hanno accolto molto bene e questo mi ha lasciato tranquillo per imparare e capire”. Dopo essere stato eletto, nello scorso anno, il secondo miglior brasiliano in Europa dopo l’interista Maicon, i rivali di quest’anno secondo Hernanes quali saranno? “Tanti, come sempre. Robinho che ha recuperato bene e si è ripreso. Hulk del Porto, giocatore possente, mio compagno di Seleçao contro il Gabon. David Luiz, il difensore di talento del Chelsea, e Dani Alves del Barcellona, il miglior laterale in Europa”. Hernanes, da bambino, si ispirava a…”Era più un punto di riferimento, mi piaceva Filipe del Vasco, che dopo aver giocato nel Flamengo e all’Al Sadd è tornato al Vasco: un grande mancino, anch’io volevo essere tutto sinistro”.
[Ivan Pantani – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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