I colpi di Ferragosto: l’alfabeto del mercato, dalla A alla Z, per parlare la stessa lingua

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L’estate è una lunga domenica senza calcio. Tranquilli, c’è il mercato. Anche il giorno di Ferragosto vi teniamo compagnia: sotto l’ombrellone o in coda in macchina dovete sapere tutto, perché il 31 (giorno di chiusura delle trattative) è dietro l’angolo e, paradossalmente, è anche più vicino del 28 (giorno dell’inizio del campionato). Un alfabeto, dalla A di Amauri alla Z di Zavaglia, per riassumere tutte le operazioni che stanno per infiammare le ultime due settimane di calciomercato.

(A)mauri – Rischia di diventare il caso di fine estate, anche se entro il 31 dovrà accettare almeno una destinazione. Firenze forse non è gradita ma il Parma non può accontentare la Juventus al 100%. L’attaccante brasiliano dovrebbe anche capire che non è più lo stesso calciatore di Palermo, piazza gradita ad Amauri per un eventuale ritorno.

(B)ranchini – E’ il procuratore storico di Ronaldo e non a caso, se notate questo alfabeto abbiamo inserito, uno dietro l’altro, i protagonisti della vicenda Cagliari. Branchini era il procuratore di Donadoni, quando l’ex milanista giocava, adesso ad un età matura, l’allenatore bergamasco, non ha certo bisogno dei consigli di un agente. E’ stato tirato in ballo senza motivo. E’ l’uomo che può risolvere l’intrigo dell’estate. Cura, infatti, gli interessi di Montolivo, vero obiettivo del Milan. Per il momento ancora non è riuscito a completare l’operazione. La palla è nella metà campo viola, come direbbe qualcuno.

(C)ellino – E’ sicuramente il personaggio che ne esce peggio dalla telenovela di metà agosto. Idee poche e confuse, giudica De Laurentiis per la sparata al momento dei calendari ma poi fa anche peggio, calpestando la dignità dei professionisti. Tesser esonerato dopo la prima giornata, Donadoni esonerato prima… della prima giornata. Dovrebbe dare meno potere ai calciatori.

(D)onadoni – Tecnicamente non impazziamo per il suo modo di allenare ma a Cagliari la sua
sfida l’ha vinta, eccome. Ha salvato la squadra quando ancora doveva arrivare il caldo, ha perso le ultime partite quando la squadra era già in vacanza e ha puntato i piedi per non farsi prendere in giro, sul mercato, dalla società. Risultato: parli troppo, ti caccio!

(E)to’o – Giochetti a parte, resto o vado in Inghilterra, il camerunese ha deciso di giocare per i prossimi tre anni nell’Anzhi. Come dargli torto per 20 milioni di euro all’anno + bonus e benefit. L’Inter ci preoccupa, perché perdere Eto’o, in questo momento, è come perdere mezzo reparto offensivo. Troppe incertezze sul mercato in entrata. Non vorrebbero mica presentarsi con Ramirez e Kucka e dire che è tutto bello e normale?

(F)antamercato – Aguero, Rossi, Messi (ma non doveva arrivare all’Inter?), Ronaldo al Milan, Neymar alla Juve. Che ridere. Benvenuti al Fantamercato… delle pulci!

(G)ilardino – Se ne vuole andare da Firenze: chi non lo ha capito? Tranquilli, lo sanno tutti; anche i Della Valle e Corvino. Vuole cambiare aria e prendere qualche soldo in più. Il progetto viola non lo stimola e cerca gloria al Genoa. Non è che compia grandi passi in avanti, Firenze o Genova siamo lì, ma ormai la sua carriera è destinata d essere vissuta a metà classifica.

(H)ilton – L’albergo milanese che riapre le porte dopo Ferragosto. Sede ufficiosa del calciomercato dove tutti si incontrano e dove le porte per entrare, girano sempre, così come girano le… carte bollate.

(I)aquinta – “Dopo aver smaltito i postumi dell’infortunio, decideremo dove andare”. Parole e musica del suo agente, Andrea D’Amico. Si era parlato anche di Napoli ma la soluzione migliore sarebbe l’estero. Qualche offerta c’è, la Juve non è più casa sua e la sua carriera inizia ad avere un declino oggettivo.

(L)opez – L come Lopez, M come Maxi. Tra Maxi Moralez e Maxi Lopez, bisogna solo capire se sarà un campionato Maxi. L’attaccante argentino sta per lasciare Catania, lo vogliono Corvino e Mihajlovic a Firenze. L’ultima parola spetta a Lo Monaco.

(M)ister X – Galliani ci ha divertito tutta l’Estate con Mister X. Adesso, delle due l’una: o Galliani è troppo bravo ad aver preso in giro i giornalisti di mezza Italia o i giornalisti di mezza Italia sono dei creduloni. Montolivo è il primo nome in agenda, Kakà è un affare complicato e Ganso è sempre dietro la porta ad origliare, curioso di capire se deve entrare subito o a gennaio. Siamo contenti che presto finirà il mercato solo per un motivo: la finiremo con questa storia di Mister X e speriamo non porti male ad Allegri. Se ne pareggia tre di fila, l’unico Mister X del Milan, sarà proprio lui…

(N)apoli – I tifosi sono carichi, la piazza è di quelle che da sole ti regala 7-8 punti a campionato. De Laurentiis è il Presidente ideale per una città come Napoli. Altrove non si sarebbe galvanizzato così; si esalta ed esalta. Mazzarri dovrebbe rendersi conto che non siamo in Inghilterra: faccia l’allenatore e non il Manager. Ne vuole 22, il Presidente ne prenda anche 24. L’attaccante, a questa squadra, serve. Inutile arrivare a gennaio e poi guardarsi indietro.

(O)nestà – E’ quella che spesso manca nel nostro mercato. Onestà intellettuale, troppe bugie e doppie facce. Fa parte del gioco ma un po’ tutti potremmo fare qualcosa per migliorarlo. Procuratori che si abbracciano e dietro l’angolo sparlano l’uno dell’altro, si fanno la guerra per strappare una procura in più e si ingraziano i Direttori Sportivi per chiudere qualche affare: meglio la consulenza che la procura: semplice, si guadagna di più!

(P)ercassi – Non può esultare perché non segna, non può segnare perché non gioca ma l’unico che può esultare alla Doni è proprio lui. Convinti che l’Atalanta non abbia perso nulla con la squalifica di Doni, siamo ancora più convinti che Percassi costruirà una grande Atalanta. Ha l’intelligenza di un imprenditore e la passione di un tifoso. Contro tutto e tutti! La penalizzazione? Con un grande attaccante, a Bergamo, la cancellano alla terza giornata. Scommettiamo? No, che è meglio…

(Q)ualità – E’ quella che manca al nostro campionato. La riflessione giusta l’ha fatta Faustino Asprilla, ex bandiera del Parma di Nevio Scala. Se la serie A cede gente come Pastore, al Psg, c’è da preoccuparsi. Se non tratteniamo Eto’o, si fa dura anche a livello internazionale.

(R)oma – Arriverà anche terza, ce lo auguriamo, ma come sta nascendo proprio non ci piace. Squadra abbastanza anonima, confusione tattica, allenatore giovane ma pagato da veterano, non si sa chi comanda e Sabatini che ormai vive troppi complessi di superiorità. La posizione ambigua di Totti non aiuta e Sabatini ringrazi pure l’amico Pasquale Sensibile per il favore Romero; il portiere argentino bloccato dalla Roma ma poi dimenticato in valigia. Poteva finire peggio.

(S)neijder – Alla fine potrebbe restare, anche perché Moratti non può liberarsi sia dell’olandese che di Eto’o: sarebbe una disfatta. Ci chiediamo: ma se tre settimane fa non rientrava nei piani tattici di Gasperini, cosa è cambiato in questo poco tempo? La mancanza di un’alternativa valida e la possibilità di far più cassa con la cessione del camerunese. In arrivo un argentino, a centrocampo, per l’Inter.

(T)ullio Tinti – Qui la T è anche doppia. Il personaggio che non parla con i giornalisti ma chiacchiera con i Presidenti. Il procuratore amico del Parma, e non solo, che dà spesso i consigli giusti. Uno degli agenti Fifa italiani più potenti del nostro mercato. Antipatico, scorbutico ma capace nelle operazioni impossibili. Da Pirlo a Inzaghi fino a Paloschi: ha curato intere generazioni di fenomeni.

(U)dinese – E’ la settimana dei friulani, consapevoli che la partita più importante è già stata vinta. Il peso è tutto sulle spalle dei Gunners. Non sarà una gita di piacere per Guidolin, ma sarà una vacanza-premio. Se passi il turno hai fatto l’impresa, se non vinci non potevi davvero fare di più. L’Udinese dovrebbe essere una squadra da salvezza tranquilla ogni anno ed invece, grazie ai Pozzo, sbarca a Barcellona, Londra e grandi metropoli del calcio. Goditi questi momenti, immortala la notte magica dell’Emirates e poi pensa al Campionato. In poche parole: vai sulla luna ma poi pensa già a quando devi tornare sulla Terra.

(V)argas – Obiettivo numero 1 per la Juve, sugli esterni. Conte cerca rinforzi e li chiama a gran voce. Marotta fa fatica a chiudere determinate operazioni e spesso raggiunge solo il terzo obiettivo prefissato, dopo aver ciccato i primi due. Lo scorso anno è successo con l’attaccante, quest’anno con Aguero-Rossi-Vucinic. Speriamo che almeno per l’esterno si raggiunga il primo obiettivo.

(Z)avaglia – E’ uno dei procuratori più impegnati in questo fine mese. Bovo a parte, deve trovare una soluzione ad Alberto Aquilani. In teoria l’ha già trovata: Juve a titolo definitivo. Marotta è d’accordo ma vuole, giustamente, aspettare. Sarebbe un gran colpo, per i tempi e le condizioni economiche. Il Milan resta alla finestra, lo vorrebbe in prestito ma se Aquilani accettasse, sarebbe una caduta di stile. Fiorentina no, Milan sì? Il 24 agosto, giorno più giorno meno, l’ardua sentenza.

[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]