I giovani, Cassano, Pirlo ed il futuro del Milan

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Milan, Juventus, Inter sono fuori dalle fasi conclusive del campionato Primavera. Rossoneri (0 a 1 dalla Roma) e bianconeri (1-5 dal Varese!!!!) eliminati nei quarti di finale e Inter (sconfitta dal Milan negli ottavi!!) addirittura fuori dalla final eight. Eppure proprio il Varese, benchè non abbia lo stesso blasone, ha dimostrato, proprio nella manifestazione più importante del settore giovanile, che si possono egualmente ottenere degli ottimi risultati pur non disponendo di un sostanzioso budget. In Italia i giovani di valore non mancano.

Bisogna, però, saperli valorizzare. A Varese ci sono riusciti alla grande. Anche altrove c’è linfa nuova. El Shaarawy, classe ’92 italiano a tutti gli effetti, è stato il grande e indiscusso protagonista dei playoff del campionato di serie B. Il ragazzino, in prestito al Padova ma di proprietà del Genoa, nella semifinale contro il Varese ha realizzato due gol (il primo splendido!!). In finale i patavini si giocheranno l’accesso alla categoria superiore col Novara. Tra i biancorossi lombardi da segnalare De Luca, classe 1991, un bomber tascabile molto promettente. La Nazionale di Prandelli, grazie a Pepito Rossi -costretto a suo tempo ad emigrare all’estero per trovare estimatori-, Montolivo, Marchisio e Aquilani, adesso può contare su ragazzi dai piedi buoni. In questo contesto Antonio Cassano merita una citazione a parte. Fantantonio ha disputato un match eccellente con tante giocate spettacolari, una rete da autore e un assist al bacio per Pepito col quale ha evidenziato una perfetta intesa. Cassano, per quanto discontinuo, è un campione e come tale merita tutte le attenzioni possibili.

Indipendentemente dalla consistenza dell’avversaria l’aspetto più positivo di Italia-Estonia è stato il gioco. Finalmente si è vista una Nazionale che ha messo in pratica una manovra ad ampio respiro con palla a terra, fraseggi stretti, prolungato possesso palla, movimenti negli spazi ben articolati che hanno ricordato le trame del Barcellona. E quelle del Milan. In effetti anche i rossoneri di Allegri sono bravi nella circolazione della palla nonostante la velocità di esecuzione non sia rapidissima. Ed è su questo piano che il Milan deve intervenire se vuole essere competitivo in Europa. Nel momento in cui la dirigenza non ha ritenuto opportuno proporre un prolungamento del contratto a Pirlo, (non gli è stata presentata nessuna offerta economica) evidentemente aveva già in mano una soluzione alternativa. L’elemento in questione, a parte gli occhi cerulei (indicazione fornita da Galliani), dovrà avere tanta qualità visto che con la partenza di “Andreino da Brescia” la squadra ha perso molto. Senza un tasso tecnico elevato non si va da nessuna parte. La qualità deve viaggiare di pari passo con la velocità, l’aggressività e l’intensità, requisiti fondamentali per emergere nel calcio moderno.

[Tiziano Crudeli – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]