Dopo la disavventura dell’arrivo in aeroporto di cui si è tanto parlato, Ibson Barreto da Silva è stato presentato oggi a Casteldebole. Il secondo acquisto di questo mercato è arrivato dal Corinthians a titolo definitivo: per lui anno e mezzo di contratto più opzione del Bologna per l’anno successivo, senza clausole legate alla permanenza nella massima serie. Stasera il giocatore ripartirà per il Brasile, deve ritirare il visto per il permesso di lavoro in Italia al consolato italiano in Brasile: tornerà poi nel week end e sarà a totale disposizione del mister Ballardini.
A presentarlo è stato il Presidente del Bologna Albano Guaraldi: “Il ragazzo ha una carriera importante è può dare tanto al Bologna che in questo momento ne ha bisogno, fa tutta la linea mediana ma ha una propensione per il ruolo di trequartista. Stiamo parlando del 17esimo brasiliano della storia del club, gli faccio un grosso ‘In bocca al lupo’ per un inserimento positivo”.
Il nuovo centrocampista si dice molto felice di essere arrivato sotto le Due Torri, indosserà la maglia numero 20: “Conosco la squadra e la città perché ci sono stati altri brasiliani che hanno giocato qui, sono molto contento e credo di avere tutte le capacità per fare bene al Bologna” – afferma Ibson – “Gioco in qualsiasi posizione a centrocampo, a seconda di quello di cui ha bisogno l’allenatore e per aiutare la squadra. Nel Flamengo giocavo in una posizione più avanzata mentre nel Corinthians dietro, qui a Bologna spero di tornare a segnare molto”.
Nel club rossoblu ritrova Marek Cech, suo ex compagno nel Porto e grande amico: “Sono molto contento di questo, ho un bel ricordo di quei tempi. Ho vinto tanti titoli, sono stato molto felice e ora spero di esserlo anche qui perché sono carico per questa avventura” – confessa il giocatore che ha vissuto momenti difficili negli ultimi tempi al Corinthians – “In Brasile la “Torcida” è violenta e quando capitano dei problemi è quasi normale aggredire un giocatore e anche il centro tecnico. Qui dobbiamo lottare tutti insieme per salvarci, per quel che mi riguarda voglio fare il massimo per ripagare l’affetto della società e dei tifosi”.
Cresciuto in una famiglia in cui nessuno giocava a calcio, il suo mito è Zico ma ammira molto anche Hernanes: “Penso di essere simile a lui, anche se giocando più avanti Hernanes ha più possibilità di segnare. Un altro giocatore che ammiro molto è Pirlo, uno dei più forti in Italia”.
Ibson si sente a posto fisicamente, ha giocato l’ultima partita il 26 gennaio e si è sempre allenato in Brasile. Ora spera di giocarsi presto la sua chance: “Posso fare bene insieme a Diamanti, l’ho visto giocare qualche volta. E’ molto bravo e più offensivo rispetto a me” – sottolinea il nuovo acquisto che si sofferma a parlare di un altro compagno e dell’allenatore – “Cristaldo è un gran giocatore, Ballardini ho avuto modo di conoscerlo ma non ci ho ancora parlato per quel che riguarda il campo”.
Due figli, uno di 4 e uno di 6 anni, nella vita privata Ibson è un uomo semplice: “Appena possibile verranno qui a farmi compagnia, nel tempo libero amo stare insieme a loro”.
[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]