FORMELLO – Tentativo di sorpasso all’ultima curva fallito: Ledesma parte in seconda fila anche contro la Juventus, così come era avvenuto contro l’Inter. L’indicazione lampante era emersa nel corso della seduta di allenamento di ieri; questa mattina è arrivata inequivocabile la conferma nella rifinitura della vigilia, quando per la seconda volta consecutiva Reja ha testato l’undici chiamato a ribadire le ambizioni di vertice contro i bianconeri.
IL PROFESSORE HA SOVVERTITO LE GERARCHIE – E’ la seconda esclusione consecutiva per il neo-nazionale azzurro, non è mai accaduto da quando è sbarcato nella Capitale. Succederà domani all’Olimpico di Torino, dove Reja si affiderà ancora una volta alla coppia che ha aggredito e mandato a vuoto il centrocampo dei campioni d’Europa in carica. Per consolidare le certezze d’alta quota, la Lazio riparte dal dinamismo di Brocchi e dalla sapiente regia di Matuzalem, intorno ai quali il tecnico goriziano ribadirà l’assetto (4-2-3-1) che ha trasformato le speranze timide di inizio stagione in concrete aspettative di vertice.
Per la terza volta nelle ultime quattro uscite sarà il playmaker di Natal a dettare i tempi in cabina di regia. Era accaduto a Parma, era quasi stato annunciato nel pre-match dell’incontro casalingo con il Catania, quando in extremis la spuntò Ledesma. La scelta anti-Inter, poi, ha dato la dimensione di come le gerarchie nella testa di Reja stessero cambiando. Una volta gettati alle spalle le noie di natura muscolare, il “Professore” ha messo la freccia ed ha bruciato una concorrenza che ad inizio stagione sembrava inscalfibile, anche se il tecnico goriziano scansa le polemiche: “Una squadra come la Lazio deve avere un organico importante – ha sottolineato in conferenza stampa -. Non esistono dualismi”.
Lo dicono i numeri: contro la rinnovata Vecchia Signora andrà in scena la decima presenza in campionato su 16 uscite, la settimana dal primo minuto, metà delle quali collezionate negli ultimi due mesi. Sampdoria, Fiorentina, Chievo, Cesena, Parma, Inter ed ora Juventus, senza contare i 51’ giocati con il Napoli e lo stralcio di gara con il Catania. Da titolare aggiunto a titolare e basta. E’ il traguardo di Francelino che domani dovrà confermare i progressi fatti anche in fase di interdizione. La prestazione sfoderata dai biancocelesti contro l’Inter è stata definita unanimemente “la migliore in assoluto” da settembre ad oggi, perché ha abbinato il consueto equilibrio tattico con un atteggiamento propositivo, che ha portato le pedine della mediana ad aggredire a tutto campo i portatori di palla avversari, per poi innescare velocemente la fantasia del reparto offensivo. E’ il canovaccio che Reja ha intenzione di ripresentare anche contro la Juventus: anche per questo ha deciso di non cambiare, affidando ancora una volta le chiavi del meccanismo agli stessi interpreti.
CAVANDA ALL’ESAME KRASIC – L’unica variazione sul tema, inevitabile, avverrà in difesa, dove il giovane Cavanda ormai da giorni ha stravinto i vari ballottaggi per prendere il posto di Radu sulla fascia sinistra e per affiancare Lichtsteiner, Biava e Dias. Indicazioni confermate dallo stesso Reja, per nulla intimidito dalla velocità e dalla intraprendenza del laterale serbo: “Con Radu dormo sempre sonni tranquilli, ma so di potermi fidare anche di Cavanda – ha detto, investendo ufficialmente il ragazzo –. Il ragazzo ha già giocato contro Cassano e Ronaldinho ed ha regalato ottime prestazioni. E’ un giovane, l’esperienza non è come quella del rumeno ma dal punto di vista delle caratteristiche penso possa interpretare al meglio questo ruolo, specie nei confronti di Krasic. Ha le potenzialità per contenerlo, è più veloce”. Garrido, infatti, non ha ancora del tutto smaltito l’infiammazione al tendine d’Achille, Del Nero è considerato troppo offensivo per muoversi sulla linea dei difensori, l’ipotesi Diakitè non è mai stata presa in considerazione e allora dopo la sfida (sostanzialmente vinta) contro Ronaldinho il belga-angolano avrà un’altra grande vetrina. Sarà lui a dover mettere il bavaglio alla velocità di Krasic.
POKER OFFENSIVO – Reja si fida ciecamente delle potenzialità e della reattività di Luis Pedro, tanto che inizialmente non applicherà particolari accorgimenti per aiutarlo. Davanti a lui, alto sulla fascia sinistra, transiterà ancora una volta Mauro Zàrate, che in quel settore del campo ha dimostrato di esser tornato imprendibile. In corso d’opera, qualora ce ne fosse la necessità, il tecnico friulano potrebbe anche invertirlo con Mauri, più votato al sacrificio e al raddoppio della marcatura su Krasic, ma in partenza tutto resterà come sempre. L’argentino a sinistra e Mauri a destra avranno il solito compito di colpire in fase di ripartenza e di supportare Brocchi e Matuzalem quando la Juventus premerà sul tasto dell’acceleratore. Un po’ centrocampisti esterni, un po’ attaccanti aggiunti: l’obiettivo è sempre lo stesso, non dare punti di riferimento all’avversario. Fondamentale in tal senso sarà il moto perpetuo di Floccari, che svariando per tutto il fronte offensivo cercherà di aprire gli spazi per gli inserimenti di Hernanes e compagnia. Il Profeta sarà ancora una volta libero di muoversi nella zona centrale del campo, dove ha dimostrato di poter dare libero sfogo alla sua ispirante tecnica individuale. Sarà il regista avanzato di tutte le trame offensive, ma quando ne avrà la possibilità avrà licenza di puntare senza indugio la via della porta, magari proseguendo la striscia delle marcature dalla distanza.
CONVOCATI – Al termine dell’allenamento odierno, l’allenamento biancoceleste Edy Reja ha diramato le convocazioni in vista della partita contro la Juventus: Portieri: Muslera, Berni; Difensori: Biava, Del Nero, Diakitè, Dias, Cavanda, Lichtsteiner; Centrocampisti: Bresciano, Brocchi, Gonzalez, Hernanes, Ledesma, Matuzalem, Mauri; Attaccanti: Floccari, Kozak, Rocchi, Zarate.
PROBABILE FORMAZIONE ANTI-JUVENTUS (4-2-3-1): MUSLERA, LICHTSTEINER, BIAVA, DIAS, CAVANDA; BROCCHI, MATUZALEM; MAURI, HERNANES, ZARATE; FLOCCARI.
PROBABILE PANCHINA: BERNI, DEL NERO, DIAKITE’, LEDESMA, BRESCIANO, ROCCHI, KOZAK.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]