Sul tavolo verde del Dall’Ara il Bologna cala un meraviglioso poker al Catania e si scrolla di dosso molte delle ansie e delle preoccupazioni che si erano accumulate nell’ultima settimana. Finisce 4-0 grazie a un’ottima prestazione di tutta la squadra, impreziosita dal solito implacabile cinismo di Alberto Gilardino, autore anche oggi di una doppietta.
Pioli un po’ a sorpresa lancia dal primo minuto Curci, all’esordio in maglia rossoblù, conferma Antonsson al centro della difesa con Natali e ritrova capitan Diamanti in attacco. Maran recupera Alvarez sulla fascia destra e concede un turno di riposo a Gomez, sostituendolo con Lucas Castro.
Gli ospiti partono decisamente meglio e provano subito a colpire: al 2’ Curci si complica la vita in fase di rinvio dopo un retropassaggio e per poco non consegna palla a Bergessio, al 10’ Castro si trova tutto solo in area di rigore ma anziché tirare mette al centro dove non ci sono compagni, infine al 13’ ancora Curci respinge malamente un velenoso cross basso di Alvarez ma viene graziato da una goffa girata del solito Castro. Il Bologna, che si era fatto vivo dalle parti di Andujar solo al 6’ con un colpo di testa di Natali, inizia pian piano a prendere coraggio e a macinare gioco. Al 18’ Garics crossa nel mezzo dalla destra e il pallone, dopo le deviazioni aeree di Diamanti e Alvarez, finisce precisamente sul sinistro di Guarente che colpisce dal limite di prima intenzione e insacca la rete vantaggio.
Il Catania continua a fare la partita e va nuovamente vicino al gol al 30’, quando una fantastica girata volante di Bergessio sfiora l’incrocio dei pali alla sinistra di Curci; il Bologna non molla e, a differenza di quanto accaduto giovedì a Siena, stavolta punisce: al 40’ splendido lancio col contagiri di Garics per Gilardino che scatta sul filo del fuorigioco, brucia Bellusci in velocità e fredda Andujar con un preciso tocco di destro sotto le gambe. Due a zero e classica impagabile sviolinata del Gila, degno coronamento di un primo tempo denso di momenti difficili dai quali i rossoblù hanno però saputo venir fuori con grande caparbietà e freddezza. E, se vogliamo, anche con un po’ di fortuna, quella che era mancata nelle partite precedenti. Infatti proprio all’ultimo assalto l’ex Capuano con una potente conclusione mancina colpisce una clamorosa traversa a Curci ampiamente battuto.
La buona sorte sembra però voltare nuovamente le spalle al Bologna sul versante infortuni: prima dell’intervallo proprio Curci deve abbandonare il campo per un sospetto stiramento (la leggenda vuole che se lo sia procurato esultando senza freni dopo il gol di Gilardino), e nella ripresa stessa sorte toccherà prima ad Antonsson, per una forte contusione alla spalla, poi a Perez, anche lui per un problema muscolare.
Le cose sembrano complicarsi ancora di più per Pioli quando all’inizio del secondo tempo Agliardi, appena entrato, avverte un fastidio all’inguine. Nonostante questo problema fisico però il portiere bresciano stringe i denti e si rende protagonista in più di un’occasione: al 55’ vola a deviare in corner una gran botta di Lodi dalla distanza e al 70’ si supera neutralizzando un calcio di punizione sempre di Lodi indirizzato all’incrocio dei pali. La strana domenica di Federico Agliardi: scartato, subentrato, infortunato, decisivo.
Nel mezzo il gol che chiude la gara, al 61’: perfetto calcio d’angolo di Diamanti sulla testa di Gilardino che colpisce alla perfezione e gonfia nuovamente la rete. Tre a zero e Dall’Ara in tripudio per il suo nuovo bomber. Nel Catania entra anche Gomez ma il match ha già preso una direzione ben precisa. Infatti, con gli etnei tutti in avanti a cercare di rendere un po’ meno amaro il passivo, il Bologna ha delle vere e proprie praterie da sfruttare in contropiede. A dieci dalla fine Kone sfugge sulla destra a Capuano che lo trattiene e viene espulso per aver interrotto una chiara occasione da gol. Con la squadra di Maran in inferiorità numerica gli spazi aumentano ancora e Diamanti ha vita facile: al 94’ il fantasista di Prato viene toccato in area da Bellusci ma l’arbitro Giacomelli non gli concede il rigore, mentre al 95’ si inventa un fantastico cucchiaio che Andujar smanaccia proprio sui piedi di Kone che al volo infila il quattro a zero.
Prima vittoria casalinga per il Bologna e tre punti molto pesanti contro un avversario temibile e di buon livello. Finalmente nel tabellino dell’incontro non figurano gol subiti, la difesa a quattro vista oggi non è apparsa sempre impeccabile ma qualche miglioramento in termini di compattezza e soprattutto di movimenti inizia a vedersi, e considerato anche il valore degli attaccanti avversari non è poco. Sugli scudi Garics, determinante con i suoi assist e molto più attento del solito in copertura, Natali, che sui palloni alti ha letteralmente dominato, e Morleo, che si fa sempre apprezzare per l’esplosività e l’applicazione. A centrocampo bene Guarente, ancora un po’ indietro di condizione ma estremamente lucido nei momenti chiave della partita, decisi passi avanti per Perez (che purtroppo sarà costretto a fermarsi ai box per qualche tempo) e discreta prova di Taider, quest’oggi meglio nella fase di interdizione che in quella di impostazione. In avanti Kone è il solito infaticabile puledro da corsa, alla quale aggiunge spesso qualità e precisione nei passaggi e nelle conclusioni, Diamanti risulta decisivo anche a mezzo servizio e Gilardino è semplicemente da Nazionale, un fuoriclasse.
Tra una settimana il Bologna andrà a Firenze sicuramente con qualche titolare in meno (anche se potrebbe rientrare Portanova, è attesa infatti per domani mattina la decisione del Tnas sul suo conto) ma con tanto entusiasmo e tante certezze in più. Sarà una partita durissima contro un avversario in forma smagliante, ma se non altro la gara di oggi ha dimostrato che questa squadra può giocarsela contro chiunque, senza paura.
[Simone Minghinelli – Fonte: www.zerocinquantuno.it]
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