Amici genoani vicini e lontani finalmente ieri è arrivata la tanto sospirata vittoria casalinga. E’ arrivata come il botto di una pentola a pressione carica: dopo tante settimana di attesa si sono compresse energie nervose e fisiche, aspettative e speranze che si sono scaricate sul malcapitato Parma. Ed è arrivato un successo convincente, costruito nel primo tempo e consolidato nella ripresa.
Ballardini sarà molto contento per aver risposto a tutti coloro che lo ritenevano soltanto un “difensivista”: ha giocato a viso aperto riuscendo a fare breccia con una strategia ben attuata e con gli uomini giusti. Innanzitutto con un 4-4-2 che in alcuni momenti si è adattato a 4-3-1-2 con Kucka dietro le punte e Milanetto a smistar palloni. Lo slovacco si è confermato come centrocampista difensivo che non ha solo doti muscolari, ma anche “piedi buoni”.
Finalmente si è visto il Grifone tornare padrone delle fasce, con i cross di Mesto e Criscito: Konko si è rivelato (ma è stata una conferma) come l’arma in più nel settore mediano. Premesso ciò, il tecnico rossoblù ha aperto la difesa parmigiana come un barattolo di latta (modello confezione del Parmigiano) con il seguente “apriscatole”: non avendo un centravanti di ruolo è riuscito a far roteare i due veloci attaccanti Palacio e Floro Flores che si sono scambiati più volte le posizioni. Da desra a sinistra, da sinistra a destra del fronte d’attacco. Il risultato è stato devastante: la difesa avversaria per lunghi tratti dell’incontro non ha capito più nulla e ricorreva al fallo sistematico, soprattutto sulla “freccia” Floro che si è anche procurato il rigore. Paletta, autore del fallo in area, ha poi completato la frittata con lo splendido autogol di testa. In più si sono visti provare i tiri anche da fuori area: 14 tiri complessivi di cui 5 nello specchio della porta e tre gol con “el grinta” Kaladze che ha chiuso i conti. E finalmente (lo sottolineo più volte) la squadra ha ceduto la superiorità territoriale all’avversario risultando più completo. Insomma, un Genoa senza paura, con il morale alto, che voleva vincere. E vittoria fu.
Mercoledì il Grifone vola al Franchi per incontrare la Fiorentina. Avversario di caratura e caratteristiche differenti rispetto al Parma, soprattutto quando gioca in casa. In più Mihajlovic sembrerebbe in bilico: mai fidarsi di un avversario in difficoltà, è imprevedibile. Ballardini dovrà cercare altre soluzioni: l’eventuale arrivo di Birsa dall’Auxerre le potrebbe offrire. Domani è l’ultima giornata di mercato: si spera proprio in qualche buon colpo finale. A questo punto della stagione sarebbe molto interessante vedere un Genoa “camaleonte”: la squadra dovrebbe essere in grado di sapersi adattare all’avversario con schieramenti e tattiche diverse, saperne sfruttare le debolezze e colpire. Potrebbe essere una chiave di volta per il recupero di posizioni in classifica: per il momento tifosi, giocatori e dirigenti si godono questo meritato ritorno al decimo posto, poi si vedrà. Il periodo di appannamento sembra passato: il campionato ricomincia oggi.
[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy