FORMELLO – Il “derby Champions” bussa, la Lazio apre le porte ai propri tifosi. Non molti, poco meno di 300, comunque sufficienti per scaldare ulteriormente l’atmosfera in vista della stracittadina di domenica prossima. Un abbraccio non pianificato, iniziato intorno alle ore 14 davanti all’ingresso del quartier generale capitolino.
“Vita o morte”, non necessita di un particolare sforzo interpretativo lo striscione che accoglie Zàrate e compagni, mentre alla spicciolata sfilano con le proprie macchine. Tono forte e deciso di un’espressione figurata che rende perfettamente l’idea di quanto sia attesa la gara con i dirimpettai cittadini. L’obiettivo Champions, l’occasione di eliminare la concorrente più scomoda, ma soprattutto il desiderio di cancellare con un colpo di spugna dolorosi pregressi. “Questa volta non ci sono alternative, bisogna vincere”, grida un ragazzo a Matuzalem. “Non è possibile perdere il quinto derby consecutivo”, rilancia un altro al rientrante (da Verona) Brocchi. La posta in palio è alta, va oltre la possibilità di creare un solco quasi definitivo in ottica Europa che conta: “Nella storia e nel nostro destino, c’è il primato cittadino. Avanti Lazio”, recita un’altro striscione a tinte biancocelesti.
ZARATE A SINISTRA, FLOCCARI AVANTI, HERNANES STRAPPA APPLAUSI – Infondo non poteva essere un giovedì come gli altri. Non lo è stato neanche per Zàrate che, dopo aver raccolto l’affetto della gente (“Fagli un gol, ti vogliamo bene!”), ha incassato l’ultimo indizio utile da Reja. Il tecnico goriziano non ha nessuna intenzione di replicare la scelta fatta all’andata, quando gli concesse solo la ripresa. Ha puntato su di lui con il Palermo, non tornerà indietro nel giorno più atteso. “Già immagino le mie giocate e l’esultanza sotto la Nord”, ha spiegato sognante ieri l’argentino. Reja questa volta non lo sveglierà, anzi concilierà la sua visione premonitrice schierandolo sulla sua fascia preferita, quella in cui può sfruttare meglio le sue caratteristiche. Almeno in partenza si muoverà a sinistra del consolidato 4-2-3-1. Avrà le spalle coperte da Radu, ma soprattutto non sarà vincolato a tamponare sul nascere le discese di Riise o raddoppiare in fase difensiva su Vucinic. Quello è un lavoro che spetterà a Sculli sul fronte opposto. Nel frattempo, mentre l’ex genoano continua a dimostrare una rinnovata confidenza con la porta avversaria (sua ieri la rete del definitivo 2-0), il numero 10 scheggia un paio di volte il montante e strappa il consenso dei presenti.
Per la verità, un boato vero e proprio nel soleggiato pomeriggio di Formello è stato riservato ad Hernanes. Il brasiliano sembra quasi trotterellare in campo. Per dirla tutta si gestisce con passo cadenzato e poca voglia di incorrere in inutili rischi di natura fisica. Centellina addirittura i giochi di gambe, ma non resiste alla tentazione di accendersi, quando la sfera gli s’impenna dinanzi agli occhi al limite dell’area: destro volante di rara bellezza e palla nel sacco (era l’1-0). Sculli, Hernanes e Zàrate, è il tridente di trequartisti schierato in blocco alle spalle di Floccari. Il segnale sembra evidente, Reja anche contro i giallorossi calerà lo stesso poker dell’ultimo impegno. Kozak ci proverà fino alla fine a convincere Reja, ma la sensazione è che il dado sia già tratto. Il ceco dovrebbe partire dalla panchina.
NUOVO STOP PER ROCCHI E BRESCIANO – Sembrava finalmente orientato verso lo stesso destino anche Rocchi, schierato nel primo tempo del test. Stava andando tutto bene, ma poco dopo aver sfiorato l’incrocio con un bel destro a rientrare ha nuovamente sentito un fastidio al ginocchio sinistro. Quello che l’ha tormentato dall’8 gennaio a pochi giorni fa. Il dolore si è riacutizzato, nelle prossime ore si approfondirà la situazione. Più facile che domenica al fianco di Reja in panchina ci sia Foggia. Potrebbe non esserci neanche quella per Brocchi (reduce da una lesione al retto femorale), che in compagnia di Mauri (problema agli adduttori non è ancora superato) ha proseguito un lavoro atletico differenziato.
Reja conta ancora di recuperarlo in extremis, di inserirlo nella lista delle seconde linee e magari di utilizzarlo nel caso in cui uno tra Ledesma (tra i più in forma) e Matuzalem dovesse necessitare di ricambio in corso d’opera. Allo stato attuale in quella zona del campo le uniche alternative sono Gonzalez (ma è visto meglio come esterno) e Meghni, perché durante la partita di ieri si è fermato nuovamente Mark Bresciano: “Risentimento al muscolo della coscia sinistra, la cui entità verrà valutata nella giornata di oggi”, ha spiegato il bollettino ufficiale, che già due giorni fa aveva evidenziato un problema, alla luce dei fatti evidentemente non risolto.
DIAS OUT – Forse ancor meno speranze di Brocchi di rispondere presente all’appello ce l’ha in difesa Andrè Dias. Lui continua a lasciare aperto uno spiraglio, è pronto anche a rischiare una ricaduta per di esserci, ma giustamente non è dello stesso avviso lo staff medico, che anche ieri l’ha seguito in un lavoro fisioterapico in palestra. A smorzare le speranze è stato il verdetto degli accertamenti strumentali di ieri che pur evidenziando un “modico miglioramento” non ha potuto nascondere l’evidenza dei fatti.
L’edema e la lesione all’altezza del muscolo adduttore della coscia sinistra non è stato ancora del tutto smaltito. Oggi proverà a tornare in campo, ma a meno di miracoli al fianco di Biava ci sarà Stendardo: “I tempi biologici di riparazione non sono così brevi, ci troviamo in una situazione particolare per la partita di domenica – ha spiegato il medico sociale Salvatori – Non ci possiamo sbilanciare, è una situazione che valuteremo fino all’ultimo, dobbiamo valutare i rischi e la condizione del ragazzo. Al momento sta lavorando bene, è anche giusto dare una flebile speranza per permettere di lavorare con maggiore determinazione”.
FORMAZIONE PRIMO TEMPO (4-4-2): Muslera, Gonzalez, Scaloni, Stendardo, Garrido; Foggia, Bresciano, Meghni, Del Nero; Rocchi, Kozak.
FORMAZIONE SECONDO TEMPO (4-2-3-1): Berni, Lichtsteiner, Biava, Garrido, Radu; Ledesma, Matuzalem; Sculli, Hernanes, Zàrate; Floccari.
PROBABILE FORMAZIONE ANTI-ROMA (4-2-3-1): Muslera, Lichtsteiner, Biava, Stendardo, Radu; Ledesma, Matuzalem; Sculli, Hernanes, Zàrate; Floccari.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]