La Lazio ha dominato: Reja s’è preso il derby dopo averlo studiato nei minimi dettagli. Ci teneva e ha vinto il confronto con il collega Luis Enrique. I biancocelesti sono stati superiori in tutto. Le statistiche elaborate dalla Panini Digital e diffuse dal sito della Lega di Serie A, parlano chiaro. 22 tiri a 6, 62,5% di passaggi riusciti contro il 59,3% della Roma, supremazia territoriale e miglior difesa della propria area di rigore. I numeri non mentono.
Modulo a specchio, per le due squadre. Un 4-3-1-2 che ha visto nei primi minuti una Lazio frenata. I reparti sembravano scollati e non accorciavano bene. Sul gol di Osvaldo, ha sbagliato Dias ad uscire in ritardo, ma anche Ledesma e Gonzalez non sono riusciti a contrastare l’azione di Gago e Pjanic. I biancocelesti non si sono disuniti, hanno alzato il pressing, Hernanes è stato perfetto nel togliere ossigeno a De Rossi. La Roma ha cominciato ad arretrare, l’unico tentativo è nato da azione di contropiede. Luis Enrique era furibondo perché i suoi cercavano continuo appoggio in Stekelnburg perché braccati dagli avversari.
Nella ripresa Reja ha scelto Lulic per l’acciaccato Radu. Il bonsiaco ha garantito una spinta costante. Come scrive il Corriere dello Sport, a firma Fabrizio Patania, il goriziano ha invertito le posizioni di Cisse e Klose a cui ha chiesto d’infilarsi centralmente sfruttando il movimento di Lulic e Gonzalez che tendevano ad allargare la difesa romanista. Quando Kjaer ha steso Brocchi, era la terza volta in cinque minuti che la Lazio si presentava davanti alla porta giallorossa. Con l’ingressi di Mauri, l’ex milanista è tornato a destra. Il numero 6 laziale, però, ci ha messo un po’ prima di entrare in partita. La Roma in quel momento ha provato a rialzare la testa, ma Reja è subito corso ai ripari. Dentro Matuzalem e ritorno al 4-2-3-1 con Mauri e Cisse esterni ed Hernanes trequartista. Da quel momento è salito di tono anche Ledesma.
Con l’ingresso di Pizarro per Bojan, Reja ha deciso di sferrare l’ultimo attacco. Difesa composta dai solo Biava e Dias a copertura dell’unica punta romanista che era rimasta e cioè Osvaldo. Konko e Lulic sono saliti sulla linea di centrocampo e la Roma è arretrata paurosamente perdendo metri e fiducia. Mauri si è vestito dei panni di trequartista ed Hernanes si è spostato a sinistra, tagliando costantemente verso il centro e alle sue spalle c’era il tambureggiante Lulic. Cisse e Klose si sono piazzati come due cobra in area di rigore aspettando di piazzare il colpo decisivo. Un quadro fantastico, mancava la firma: l’ha messa Klose, per Reja.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]