Il gioco della Samp scompare nella nebbia: il Parma accende la luce nel finale (1-0)

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Il Parma non vinceva dal lontano 29 agosto, prima giornata di campionato, ed era in piena astinenza da goal, l’ultimo realizzato il 17 ottobre da Zaccardo in quel di Cesena. Dall’altra parte ecco la Sampdoria, a segno in una sola occasione, con Pazzini nel recupero al Manuzzi, nelle ultime tre partite ufficiali tra campionato ed Europa League. Stasera Parma – Sampdoria è finita 1-0 grazie al goal di Bojinov a 6’ dal termine, forse ai gialloblu e a mister Marino, a serio rischio esonero, non poteva capitare avversario migliore.

Se con Cassano si erano viste le lacune di gioco e di qualità della squadra, vedi Napoli, Debrecen, Kharkiv e Udinese, senza il fantasista barese allora tutti saranno d’accordo sul fatto che la compagine allenata da mister Di Carlo stia ulteriormente faticando ad avere un’identità di gioco ancora prima di preoccuparsi ad inquadrare o meno lo specchio della porta. Rispettando l’opinione di chiunque, nel mio piccolo posso affermare di non aver visto contro il Catania la miglior Sampdoria della stagione, forse, e ripeto, forse in qualche altra circostanza, fortunatamente, avevo notato qualcosa di più e di migliore.

A Parma la nebbia è la principale protagonista almeno della prima frazione, nella quale i padroni di casa cercano di fare la partita, con Bojinov unico riferimento offensivo, con il trio Candreva – Valiani – Marques alle spalle, ma la tensione e il nervosismo la fanno da padroni. Tanta volontà, altrettanta confusione. Sull’altro fronte si evidenza purtroppo una Sampdoria assai rinunciataria, sfilacciata e priva di idee.

Nell’arco dei primi 45’ raramente si trova la via del fondo, Mirante difende la propria porta in assoluta tranquillità, deve soltanto assistere ad una conclusione fuori misura di Koman dal limite attorno alla mezz’ora, per il resto è solo il Parma a provarci davvero, anche se, al di là di conclusioni provate da fuori dai vari Morrone e Marques, l’unico vero pericolo porta la firma di Candreva, autore di un ottimo colpo di testa su traversone di Zaccardo dalla testa, grande intervento di Curci che devia la sfera sul montante. Prima dell’intervallo l’ex juventino prova la percussione centrale, al termine di un ottimo fraseggio tra Bojinov e Valiani, ma il passaggio di ritorno è troppo lungo e la sfera termina sul fondo.

Sebbene le compagini ritornino in campo con i medesimi effettivi, ad inizio ripresa la Sampdoria, con Accardi, Poli, Mannini, Koman e Marilungo dal 1’ e Volta sulla destra al posto dell’acciaccato Zauri al 43’, denota maggiore voglia offensiva, determinazione e si crea due ottime occasioni da rete con Pazzini, ma prima la traversa nega la gioia del goal al bomber doriano autore di una strepitosa punizione dal limite, con Mirante attento a bloccare la ribattuta di Marilungo, poi in diagonale non trova lo specchio della porta su servizio dell’ex bomber della Primavera.

Le premesse della ripresa sembrano buone, e invece, con il passare dei minuti, abbassiamo eccessivamente il nostro baricentro, l’accoppiata Palombo – Poli fatica sia a costruire, che a spezzare il gioco avversario e finiamo per subire gli assalti gialloblu. Candreva e Dzemaili cercano la gloria da fuori area, Curci si fa sempre trovare pronto, l’ex juventino prova anche la conclusione a giro da posizione defilata, la sfera termina sul fondo sfiorando il set.

Marino si gioca il tutto per tutto inserendo Crespo e Gobbi al posto di Valiani e Morrone, Di Carlo nel finale si gioca la carta Guberti. Ci affidiamo esclusivamente alle azioni di rimessa, con Pazzini e Marilungo che non trovano lo specchio della porta, per imprecisione, o per l’azione di fastidio realizzata sul più bello da Paletta. All’84’ il forcing ducale viene premiato con Bojinov, lesto a trafiggere in diagonale l’incolpevole Curci, capitalizzando al massimo il servizio sullo stretto di Marques.

Una sconfitta meritata e pesante da digerire, ma che deve rivelarsi utile per riflettere sugli errori commessi, perché domenica a Marassi arriva una squadra che fa del gioco la sua identità, ovvero il Chievo e per centrare i 3 punti occorre una Sampdoria molto diversa da quella vista e non vista nelle ultime settimane.

TABELLINO:

PARMA – SAMPDORIA 1-0

MARCATORE: 84′ Bojinov

PARMA (4-2-3-1): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Antonelli; Morrone (Gobbi 26’ st), Dzemaili; Valiani (Crespo 12’ st); Candreva, Marques: Bojinov (Angelo 41’st). In panchina: Pavarini, Dellafiore, Paci, Pisano, Gobbi, Angelo, Crespo. All.: Marino

SAMPDORIA (4-4-2): Curci; Zauri (Volta 44’pt), Gastaldello, Lucchini, Accardi; Koman (Guberti 26’ st), Poli (Dessena 36’ st), Palombo, Mannini; Marilungo, Pazzini. In panchina: Da Costa, Volta, Ziegler, Tissone, Dessena, Guberti, Pozzi. All.: Di Carlo

ARBITRO: Peruzzo di Schio

AMMONITI: Lucchini (S), Poli (S), Volta (S), Lucarelli (P), Mannini (S)

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]