Prima Antonio Cassano, ora Walter Gargano. È un’Inter scatenata quella che sul mercato piazza una doppietta nel giro di 24 ore, in attesa del colpo Alvaro Pereira che dalla serata di ieri è ancora più vicino. Stramaccioni aveva chiesto alla società una squadra completa entro il 26 agosto e la dirigenza è pronta ad accontentarlo mettendo a segno nelle prossime ore anche l’acquisto dell’esterno uruguaiano dal Porto che chiuderà i movimenti in entrata del club nerazzurro.
Alvaro Pereira è il futuro prossimo. Il presente si chiama Walter Gargano che oggi sarà a Milano per effettuare le visite mediche e firmare il contratto. Al calciatore un quadriennale da 1.7 milioni di euro, mentre nella casse nel club azzurro 1.25 milioni di euro subito e 5.25 tra un anno per il riscatto a titolo definitivo. Una trattativa definita in tutto e per tutto nella serata di ieri, andata avanti in tempi rapidi grazie alla mediazione dell’agente Fifa Alessandro Lucci e, soprattutto, alla volontà del calciatore che voleva cambiare aria. Con l’arrivo di Behrami e il cambio di modulo da parte di Mazzarri, il centrocampista uruguaiano non era più sicuro del posto da titolare. Motivo in più per chiedere la cessione e trasferirsi in una società che, a conti fatti, gli ha riconosciuto uno stipendio pari quasi al doppio rispetto a quello percepito alle pendici del Vesuvio.
Per il Napoli è un altro duro colpo in una mercato che – a nove giorni dalla conclusione – vede la squadra indebolita rispetto alla passata stagione. Prima Lavezzi, ora Gargano, via due calciatori sempre presenti dopo la risalita del club azzurro in massima serie. I simboli di un nuovo Napoli che ora non c’è più. Dall’altro lato, con quest’ultima tripletta, l’Inter molto più del Milan ha dimostrato in tempi di fair-play finanziario di sapersi rinnovare. Nel fine settimana la squadra si presenterà in campo con un’anima completamente nuova. Da Mudingayi a Gargano. Da Silvestre a Palacio, in attesa di Handanovic che a causa di un infortunio salterà la gara d’esordio in Serie A.
A Gargano riconosciuto il lavoro di un lustro a Napoli da protagonista assoluto. Reja, Donadoni e, infine, Mazzarri. Cambiava l’allenatore, ma non il suo ruolo. Capace di giocare titolare anche la passata stagione quando tutti lo davano riserva in un centrocampo che aveva visto arrivare Dzemaili e Inler. Quest’anno, però, il calciatore sudamericano non se l’è sentita di accettare una nuova sfida. Meglio andare via alla ricerca di nuovi stimoli. Anche se pure all’Inter – tra Cambiasso, Zanetti, Mudingayi, Guarin e Stankovic – guadagnare un posto da titolare non sarà certo semplice.
[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]