Il nuovo Cesena targato Beretta

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MARIO BERETTA

Milano, 30 ottobre 1959

Carriera da giocatore:

Pro Sesto (D), Rovellasca

Carriera da allenatore:

Abbiategrasso (Giovanili), Monza (Gio.), Como (Gio.), Monza (Gio.), Corsico (D), Pro Patria (C2), Saronno (C1), Como (C1), Lumezzane (C1), Varese (C1), Ternana (B),  Chievo (A), Parma (A), Siena (A), Lecce (A), Torino (B), Paok Salonicco (Grecia), Brescia (A).

Successi da allenatore:

Salvezza in serie A con Parma e Siena (2 stagioni).

Bianconeri già allenati:

Marco Rossi (Parma), Calderoni (Torino)

Modulo preferito:

Nella sua lunga carriera da allenatore (la prima panchina a 23 anni!) Mario Beretta ha chiaramente adottato diversi moduli ma, analizzando tutte le sue ultime squadre, appare evidente che i due moduli preferiti dal tecnico milanese siano il 4-4-2 e il 4-3-1-2. Al di là del modulo, però, il vero marchio di fabbrica dell’ex Siena è l’utilizzo del trequartista.

Fin dal suo debutto in A, con il Chievo, infatti, il nuovo tecnico del Cesena ha piazzato un giocatore di qualità alle spalle delle punte tutte le volte che ha avuto in rosa la pedina giusta. Il suo Chievo giocava con un 3-4-3 in cui gli esterni di centrocampo erano i difensori Lanna e Malagò (in pratica un 5-2-3) con Semioli ad assistere il tandem Tiribocchi-Pellissier.

A Parma, il ruolo di trequartista era ricoperto da Domenico Morfeo e in sua assenza Beretta adottava un 4-4-2 senza trequartista ma con esterni di centrocampo veloci e offensivi.

I successi maggiori, però, sono arrivati nelle due stagioni di Siena dove i toscani si conquistarono la fama di ammazzagrandi con una squadra organizzata dietro e sempre molto veloce nelle ripartenze. Le chiavi di quel Siena erano in mano al trequartista Locatelli, affiancato, all’occorrenza, da Kharja per un 4-3-2-1 con Maccarone terminale offensivo.

Anche nelle sfortunate e fugaci esperienze di Lecce e Torino, dove Beretta subentrò a stagione in corso per poi essere a sua volta esonerato, il tecnico lombardo non rinunciò al trequartista: Giacomazzi in Puglia e Gasbarroni in granata.

Dopo la toccata e fuga in Grecia, dove Beretta risolse il contratto ancora prima di iniziare la stagione, è stata la volta di Brescia, anche qui a stagione in corso, dove il tecnico cercò (invano) di rilanciare Diamanti trequartista alle spalle del tandem Eder-Caracciolo.

Come potrebbe giocare il suo Cesena?

Dopo l’esperimento della difesa a tre, già accantonata da Arrigoni, con Beretta il Cesena dovrebbe tornare ai 4 difensori, magari con due laterali in grado di spingere, come Comotto e Pudil. A centrocampo, considerate le caratteristiche di Santana, il nuovo tecnico bianconero potrebbe lanciare l’argentino nel ruolo di fantasista dietro le punte, probabilmente il ruolo preferito dall’ex viola. Alle sue spalle, l’ipotesi più probabile è quella di un centrocampo a 3 con Parolo che potrebbe finalmente tornare mezzala insieme a Guana e uno tra Colucci e Ceccarelli. Il tandem offensivo sarebbe ovviamente lo stesso di Arrigoni: Mutu-Iaquinta.

[Redazione Tutto Cesena – Fonte: www.tuttocesena.it]