Ci siamo vicini. L’ultimo fine settimana ha regalato alla formazione rossonera tre punti in più di distacco sulla Fiorentina, il vantaggio sale ora a 4 punti ed il turno infrasettimanale di domani presenta il derby toscano Siena – Fiorentina e Pescara – Milan. Incrociamo le dita, il vantaggio potrebbe aumentare.
La partita più brutta della stagione paradossalmente riavvicina il mister toscano alla panchina del Milan. É di oggi la notizia apparsa su La Gazzetta dello Sport di una riapertura del Presidente Silvio Berlusconi a Massimiliano Allegri. Questa circostanza, coincide con le dichiarazioni di Clarence Seedorf il quale, al portale brasiliano Lancenet ha dichiarato: ”Nella mia carriera si è detto di tutto. Se il Milan mi chiama è un’altra cosa, però non mi ha chiamato. Sono tutti pettegolezzi, solo chiacchiere“. V’è da dire che tali dichiarazioni Seedorf le ha rilasciate durante i festeggiamenti per la vittoria del campionato carioca conquistato con la maglia del Botafogo. Ora, a partire dal 25 maggio, il “Fogao” sarà impegnato, sino a dicembre, a giocarsi il Brasilerao, cioè, il massimo livello del campionato brasiliano, l’equivalente del nostro scudetto. Probabilmente, Seedorf, non abbandonerà in questo momento il Brasile per una nuova avventura. Potrebbe essere questa una chiave di lettura dell’attuale situazione più dell’avvicinamento alla conquista del terzo posto.
Resta da vedere cosa farà Allegri, corteggiatissimo dalla Roma, dal Napoli e, forse, finanche dal PSG. L’attuale tecnico del Milan punta ad un rinnovo almeno di un anno e cioè fino al 2015; in caso di conquista del terzo posto, nulla vieta che ciò possa accadere. In fondo, come il rapporto poteva interrompersi quest’anno con un anno d’anticipo, ben potrebbe accadere anche l’anno venturo in caso di prolungamento.
Non v’è dubbio che il lavoro svolto nel corso di questa stagione calcistica da parte di Allegri è stato egregio. Inutile ripercorrere il campionato del Milan alla luce della sessione estiva di calciomercato; essere a questo punto del percorso nell’attuale posizione in classifica era inimmaginabile ed il parco calciatori si è valutato economicamente in maniera esponenziale. Pesa probabilmente sul mister, la conformazione del centrocampo ed il gioco messo in mostra, o non messo in mostra, dalla formazione rossonera. E’ ormai risaputo, Allegri predilige un centrocampo di combattenti ad uno di fosforo e piedi buoni; le scelte attuate in questi tre anni stanno li a dimostrarlo a partire dalla scelta di Van Bommel al posto di Pirlo. Il Milan era abituato a ben altro da Rui Costa a Rivaldo, da Kakà a Seedorf e Pirlo. Vedere la Fiorentina sabato sera, sebbene sconfitta in casa dalla Roma e vedere il Milan contro il Toro il giorno seguente ha fatto storcere il muso a tanti telespettatori.
Ma veniamo alla composizione della squadra per la stagione 2013 – 2014 auspicando che si sia in scena, naturalmente, anche in Champions League, un’altra annata da comparse non ci appartiene e non la vogliamo. Iniziamo dalla porta; Abbiati va verso una meritata conferma, Gabriel sarà fatto crescere ancora in quel di Milanello, ai due sarebbe il caso di affiancare un portiere come Julio Cesar, una sicurezza per la difesa ed una garanzia per la maturazione del giovane brasiliano, in più, sarebbe a costo zero. Inutile seguire altri nomi, Marchetti costa, Perin non darebbe le necessarie garanzie, altri estremi difensori non sembrano essere sui taccuini della società di Via Turati. Amelia è in partenza. Julio Cesar, Abbiati e Gabriel sarebbe un trio di tutto rispetto sia per il campionato che per l’Europa.
Difesa. Andrà via Yepes, il suo posto è stato già preso dal connazionale Jherson Vergara. Bonera, Salamon e Zaccardo dovrebbero restare a Milanello, specie i primi due. Un ritrovato Mexes, spettacolare negli ultimi mesi, dovrebbe guidare il reparto, non sappiamo se Zapata verrà riscattato, le sue quotazioni sono in ascesa, resta da vedere se la somma necessaria al riscatto verrà impegnata sul colombiano o su un nuovo acquisto. I nomi sono sempre gli stessi: Astori non è meglio di Zapata e costa di più, forse Ogbonna darebbe più garanzie. De Sciglio, Abate e Constant resteranno tutti, andrà via Didac Vila e, forse, Antonini, in tal caso arriverebbe sicuramente Antonelli utilissimo come alternativa e non solo ed in più abile ad entrare in lista Champion come calciatore proveniente dal vivaio.
Centrocampo, le note dolenti. Confermatissimo Montolivo, confermato De Jong, prolungamento biennale per Flamini, resteranno Ambrosini e Muntari. A questi si aggregherà in pianta stabile Cristante, andrà via Traorè e quasi sicuramente Nocerino. Necessita un calciatore dai piedi buoni. Magari Verratti o magari Hernanes o qualcuno da prendere a Barcellona, Thiago Alcantara o Fabregas; qui necessita spendere ed investire altrimenti non ci sarà il salto di qualità necessario a competere ovunque.
In attacco c’è il cartello “cantiere al completo”. Boateng che può essere impiegato anche a centrocampo, Balotelli, Pazzini, El Shaarawy, Niang, Saponara, c’è l’imbarazzo della scelta. Aggregabili Ganz e Petagna, può esserci un solo innesto alla luce delle sicure partenze di Robinho e Bojan. Il sogno sarebbe Robben (che ne sarà di lui con Guardiola in panchina?) o Lavezzi con Boateng eventualmente in uscita, ma occhio a Cerci e Taarabt, trattative in corso per Zaza. In ogni caso, sarà un’estate molto calda!
[Sandro Cerisano – Fonte: www.ilveromilanista.it]