Un posto nella storia del Palermo se l’è guadagnato da un pezzo. Ed è per questo che in Sicilia lo avranno perdonato nonostante quel 7-0 rifilato ai rosanero lo scorso febbraio. In fondo, Francesco Guidolin ha regalato al Palermo una gioia che le nuove generazioni nemmeno avevano conosciuto: la Serie A, quella Serie A che mancava da 31 lunghissimi anni.
In mezzo, delusioni, fallimenti, cadute rovinose. Come quella, neanche troppi anni prima, con la Battipagliese, dove il Palermo trovò l’onta della C2. Maurizio Zamparini ha cambiato la storia dei siciliani, ha messo la passione e i soldi. Ma il tecnico di Castelfranco, arrivato al secondo anno di gestione del vulcanico presidente, ha condotto con maestria, a campionato in corso lo squadrone costruito. Un cammino, quello del 2003/04 che sembrava una maratona, per quella cadetteria allargata per l’occasione a 24 squadre. Una maratona chiusasi trionfalmente, al primo posto e in maniera spettacolare, ridando orgoglio a una Sicilia calcistica da anni era rimasta ai margini del calcio che conta, e facendolo nel migliore dei modi: imponendo il gioco, segnando a raffica (75 le reti in tutto il campionato)e divertendo il pubblico. Lanciando giocatori che da li a due anni sarebbero diventati campioni del mondo: Luca Toni e Fabio Grosso su tutti. Col primo reduce da un mezzo fiasco a Brescia e trasformato dal tecnico in unico terminale offensivo letale come pochi, capace di segnare 50 reti in due anni e il secondo da onesto giocatore a esterno di fama internazionale.
Sarebbe bastato questo a posizionare nella hall of fame rosanero Guidolin, e invece la stagione successiva, nel luminoso palcoscenico della Serie A ha realizzato un altro capolavoro: quello di portare per la prima volta nella sua storia il Palermo in Europa. Lanciando altri giocatori: Barzagli, Zaccardo, Barone: anche loro, insieme a Toni e Grosso a festeggiare a Berlino nel 2006. Non è un caso che il suo addio sia stato rimpianto al punto tale da essere stato richiamato altre due volte. Per questo comunque vada al Barbera un posto nel cuore dei palermitani rimarrà sempre.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]