La gara dell’Olimpico si presenta come la sfida tra il sogno e l’incubo. Il sogno è quello della Lazio che deve vincere per mettere in cascina punti preziosi per la Champions (complici anche le sconfitte di Palermo,Juventus e Roma). L’incubo è quello del Bari a cui servono punti per poter sperare ancora nella salvezza. La Lazio domina e vince (1-0) grazie al suo Profeta. E’ Hernanes la luce in questa plumbea giornata romana. Il Brasiliano è una spina nel fianco della difesa biancorossa che non riesce mai a contenerlo. Lazio che vince e che si porta a quota 48 punti e coltiva ancora il suo sogno: la Champions. Il Bari che quasi mai crea pericoli ai capitolini, vede l’incubo serie B sempre più concreto.
LE FORMAZIONI-La Lazio schiera Berni per l’infortunato Muslera,per il resto è quella annunciata alla vigilia. C’è Lichtsteiner che quindi recupera in tempi record,Ledesma e Matuzalem formano la linea mediana con Gonzalez,Hernanes e Sculli a supporto di Kozak. Il Bari schiera Okaka in avanti con Alvarez e Bentivoglio a supporto, in una sorta di 4-3-2-1, in cui Donati,Almiron e Gazzi compongono il terzetto di centrocampo.
LA CHIAVE– Reja si gioca la carta Hernanes a ridosso di Kozak ed è la mossa giusta. Il brasiliano nella prima frazione, ingaggia un vero e proprio duello personale con Gillet. Oltre al gol si contano almeno altre sei conclusioni verso la porta barese.Il Bari complice anche l’assetto tattico impostato da Mutti, prova a pungere in contropiede ma raramente ci riesce. Il Profeta tornato su livelli eccelsi guida la Lazio e con un giocatore così coltivare sogni di gloria è più che lecito.
LAZIO– Lazio che parte forte,cercando subito di mettere alle corde i “galletti” che però provano a coprire gli spazi con una certa attenzione. Sforzi che risultano inutili al 5′ quando Sculli da sinistra serve Hernanes, che inserendosi centralmente sorprende gli avversari e con un tiro potente di prima intenzione batte Gillet. Anche dopo il vantaggio la Lazio fa la partita, Hernanes si muove a ridosso di Kozak in posizione molto avanzata e a testimoniarlo oltre al gol ci sono altre due conclusioni parate da Gillet nei primi 15 minuti. Sculli e Gonzalez sono in partita e sulle fasce fanno più o meno quello che vogliono. Ledesma e Matuzalem contengono agevolmente il centrocampo dei pugliesi e propongono gioco con la solità qualità.Nella prima frazione la squadra di Reja domina e al 27′ va vicina al raddoppio: Hernanes sfrutta un corto rinvio di Glik, entra in area salta Masiello e scarica un tiro che Gillet respinge con difficoltà, poi Kozak manca di un nulla il tap-in. Al 38′ punizione di Hernanes dai 25 metri, Gillet si salva in angolo non senza difficoltà. Dal corner conseguente battuto da Ledesma, la conclusione di Kozak è ribattuta da un difensore barese, quando il più sembrava ormai fatto.
Un minuto più tardi è ancora il Profeta a impegnare l’estremo difensore del Bari, in quella che sembra diventata una vera e propria sfida personale tra i due. Al 49′ giocata fantastica di Hernanes che entra in area da posizione laterale dirbblando quattro avversari, servizio per Sculli che in girata conclude al lato da posizione favorevole.Al 8′ npassaggio illuminante in profondità di Hernanes per Kozak che conclude di poco sul fondo. Espisodio dubbio al 10′ quando Hernanes viene toccato in area da un avversario, poteva starci il rigore. Lazio che dopo lo spavento per l’occasione fallita da Donati, sostituisce Gonzalez con Brocchi per dare più equilibrio al centrocampo. Anche nella ripresa è Il Profeta il giocatore più ispirato, regalando giocate che esaltano il pubblico dell’Olimpico.Al 25′ Berni mutua la “gambeta” da Carrizo e regala un brivido ma anche applausi ai tifosi laziali.Due minuti dopo, Biava si procura un infortunio e deve lasciare il posto a Stendardo. Al 28′ Lichtesteiner dalla destra pesca Sculli solo in area che calcia, ma un miracolo di Gillet strozza in gola l’urlo del gol al numero 77 di Reja. Al 78′ è ancora Hernanes a reagalare emozioni,sfiorando il palo con una punizione dai 27 metri. Ci prova anche Stendardo di testa a chiudere i conti, ma la mira non è delle migliori e la palla sfila al lato. A cinque minuti dal termine Reja inserisce Zarate al posto di Hernanes, sicuramente il migliore in campo.Zarate che ci prova al 87′ ma Gillet dice ancora no. La Lazio porta a casa 3 punti fondamentali, ora il sogno Champions è sempre più concreto.
BARI – Mutti sceglie la prudenza con il solo Okaka in avanti,a Bentivoglio e Alvarez il compito di ispirare l’ex attaccante della Roma. Rossi e Glik hanno severi compiti di copertura su Kozak e Donati e Almiron fanno grande fatica a proporre gioco. I biancorossi confermano la solita sterilità offensiva,Okaka è troppo solo, con lui Biava e Dias hanno vita facile. Gillet risulta il più impegnato, confermando una certa fragilità del reparto arretrato. Nella prima frazione il Bari non crea mai grattacapi alla retroguardia laziale e subisce passivamente l’inizativa della Lazio. A inizio ripresa Mutti si gioca la carta Castillo al posto di uno spento Bentivoglio. Bari che, complice un pasticcio difensivo della Lazio, va vicino al pareggio al 12′ con Donati che da due passi calcia in porta a botta sicura, ma Berni si esalta e salva i suoi. Mutti prova il tutto per tutto a 26′ della ripresa: Ghezzal prende il posto di Parisi e Rudolf quello di Okaka. Al minuto 80 ci prova Rudolf dal limite ma il suo tiro è innocuo. Il Bari spinge nel finale ma senza mai essere pericoloso. Mutti esce dall’Olimpico con zero punti con la sensazione di non averci mai provato davvero.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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