CATANIA – Finalmente si gioca. A Catania ritorna il Siena che fa del Massimino la sua roccaforte. Nessuna sconfitta per i bianconeri, arresisi solo al Catania anteguerra che giocava in Piazza Esposizione. Tante curiosità in questa gara: dal caso Martinelli a quello Salernitana. Al Massimino arrivano alcuni dei giocatori “scippati” agli etnei durante il calciomercato oltre a volti ben noti..
Precedenti
Il primo Catania – Siena è datato 1935/36. Il Catania, non ancora “Club Calcio Catania”, gioca sul terreno di Piazza Esposizione (adesso piazza Verga) superando i bianconeri per 4-0. E’ il 2 Febbraio ed ed aprire le marcature ci pensa Nicolosi al 5′, che al 24′ mette a segno, su rigore, la sua doppietta. Nel secondo tempo un’altra doppietta, di Franzoni. I rossazzurri chiuderanno all’8° posto quel campionato di serie B; il Siena retrocesse in terza serie. La sfida contro i bianconeri, ascesi in serie B, ritorna nel 1939/40. Termina 1-1, è il 4 Febbraio: Etnei in avanti con Bellini dopo 2′, raggiunti a 3′ dal finale dalla rete di Solbiati. Il Catania chiuderà all’ultimo posto, retrocedendo. Passeranno quasi 50 anni perché le due formazioni si incontrino nuovamente.
E’ il 1990/91, campionato di serie C1. Catania – Siena termina nuovamente 1-1, stavolta al Cibali. Passano altri dieci anni ed un tentativo di radiazione scongiurato, nel 2002/03 la sfida replica al Massimino. E’ un nuovo pareggio, timbrato dalle reti di Tiribocchi per il Siena e Grieco (che sbaglierà il rigore partita al 70′). Più del risultato, per il Catania sarà importante, fondamentale per la salvezza, la presenza in campo, nel Siena, di Martinelli. Il difensore, reo di non aver scontato la squalifica per un cavillo interpretativo del regolamento, varrà al Catania 2 punti in più in classifica che, dopo un lungo tiramolla con la FIGC, permetteranno la permanenza in B (da quell’anno, e proprio in ragione di ciò, allargata a 24 squadre).
Il Siena, promosso in serie A, aspetta quattro anni prima di tornare a Catania. Ed è un ennesimo 1-1 firmato Corona e Ghezzal. Adesso le sfide si fanno più frequenti, ma il risultato non cambia anche quando il numero di goal non è lo stesso: 2008, termina 0-0, 2010 termina 2-2 con reti di Lopez e Biagianti (ultima rete in rossazzurro finora) che per due volte portano in vantaggio gli etnei, ripresi prima da Maccarone, poi da Vergassola.
Unico risultato anomalo, nel 2009, quando il Siena di Giampaolo (che allenerà due anni dopo il Catania) batterà 0-3 il Catania di Zenga, reduce dai bagordi del 4-0 contro il Palermo, al Barbera. A segno in quella gara andranno Maccarone, Ghezzal e Jarolim.
Riepilogando, il Catania non ha mai battuto il Siena al Massimino. E’ stato battuto una volta, altre 5 ha pareggiato. Solo in un’occasione la sfida si è conclusa senza goal del Siena, due volte senza marcature del Catania.
Curiosità:
Il Siena è guidato dal Presidente Massimo Mezzaroma. Perché lo citiamo? Questa estate Massimo Mezzaroma si è proposto, supportato dai finanziamenti di un altro Presidente, Claudio Lotito (Lazio), per acquisire la fallita Salernitana. Interessato all’affare era anche l’addì del Catania, Pietro Lo Monaco, che se partecipando all’asta è entrato in conflitto col presidente Pulvirenti, fino a rassegnare “come atto dovuto” le proprie dimissioni, proprio grazie al successo dell’accoppiata Mezzaroma – Lotito nella scalata, è potuto rientrare più facilmente nei quadri dirigenziali etnei.
Il Siena, nella sua storia, ha disputato 282 partite in serie A, vincendone 65, perdendone 121 e pareggiandone 96. Il suo miglior piazzamento risale alla stagione 1945/46, la prima del dopoguerra, con appena 2 vittorie arrivò 10° in serie A, le squadre erano 11. Nel 2007/08 invece, registrato il maggior numero di successi ed il minore di insuccessi, con la gola minima di reti subite: 45. Il fautore di questi numeri fu Mario Beretta, che in quella stagione subentrò in corsa a Mandorlini. Il Siena arrivò 13° con 44 punti, record eguagliato l’anno successivo da Marco Giampaolo, che chiuse tuttavia al 14° posto.
La sconfitta per 3-2 all’Artemio Franchi, nel 2009, costò la panchina a Gianluca Atzori e l’ultimo posto in graduatoria al Catania che, sotto la guida di Sinisa Mihajlovic fu autore di una cavalcata prodigiosa verso una salvezza complicatissima, per molti imprevedibile, ma fortemente voluta.
Nella rosa senese segnaliamo i centrocampisti Gazzi e D’Agostino, il difensore Contini e l’attaccante Gonzalez, cercati nel corso di questo mercato estivo dal Catania. Le vecchie conoscenze Franco Brienza ed Emanuele Calaiò, ex rosanero. La bandiera, e capitano, Vergassola. Il difensore Del Grosso, ai tempi di Giampaolo al Catania fu molto vicino a vestire il rossazzurro. Tecnico è il Sig. Giuseppe Sannino, rimorso di Zamparini ma anche allenatore vicino al Catania prima che la dirigenza optasse per Montella. All’esordio assoluto in serie A, ha allenato con successo il Varese centrando la promozione dalla seconda divisione alla serie B in due anni ed accedendo ai play-off per l’approdo in A la scorsa stagione. Davvero un “emergente”.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]