Seppur con la velocità di una tartaruga, il Torino si sta muovendo in questo inizio di calciomercato. Certo i tifosi si spazientiscono per questo e nelle loro teste l’incubo che sia sempre la stessa musica, già troppe volte sentita, c’è e si fa sempre più grande. Finora le certezze in entrata sono pochissime: Ventura, Ebagua, Antenucci e Stevanocic. In più si fanno sempre più insistenti le voci che l’unico vero talento granata, Ogbonna, possa essere ceduto e fra le pretendenti c’è pure la Juventus, per i tifosi sarebbe proprio la mazzata definitiva. Su questo fronte bisogna attendere come evolverà la situazione e al momento non si può far altro che accantonare il discorso. Ma è doveroso parlare dell’immensa mole di lavoro che c’è da fare per costruire la squadra.
Non si può far altro che partire dal dato di fatto incontrovertibile che servono otto giocatori: un portiere, due difensori, tre centrocampisti e due esterni, Cairo dixit. Da oggi il mercato entra nella fase più calda, dopo aver risolto le comproprietà. Di trattative dalla fine del campionato ad oggi ne sono state intavolate molte. L’arrivo sulla panchina granata di Ventura è sicuramente una garanzia di non poco conto, che procuratori e giocatori hanno ben presente nelle loro valutazioni. Certo un bravo allenatore non basta per convincere giocatori che hanno mercato e sono cercati anche da squadre di serie A a scegliere di giocate in serie B, ci vuole di più. E il di più è presto specificato: soldi e un progetto non solo sulla carta, ma tradotto in pratica con l’acquisto di calciatori di spessore. Finire in una squadra che in rosa ha giocatori con poca esperienza o reduci da infortuni importanti o stagioni mediocri non piace a nessuno, perché rappresenta un’incognita troppo elevata e porta a pensare che la stagione possa essere irta di difficoltà e non serena.
Bisogna dire che un altro tassello importante il Torino lo sta collocando: lo staff sanitario. Azzerato quello precedente, si attende solo l’annuncio ufficiale del nuovo che vedrà il professor Renato Misischi come coordinatore sanitario, il dottor Gianfranco Albertini in qualità di medico sociale della prima squadra, Andrea Bellini preparatore atletico e addetto al recupero degli infortuni e Stefano Borrattaz, Stefano Conti e Silvio Fortunato massofisioterapisti. L’importanza di uno staff medico composto da professionisti stimati nell’ambiente è sicuramente un valore aggiunto, che non sarà sottovalutato, anzi, dai giocatori che dovranno arrivare. Petrachi in cima alla lista dei giocatori da portare al Torino ha, oltre al portiere, i mediani e gli esterni. Entro la fine della settimana dovranno essere annunciati nuovi acquisti, i tifosi e Ventura se lo aspettano e lo pretendono.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]