IL PRE-GARA: Tante conferme
Poche le novità nelle formazioni ufficiali. Bellusci sostituisce l’infortunato Alvarez, Almiron vince il ballottaggio con Biagianti. In avanti il tridente classico. Nel Palermo ce la fa Ilicic, con lui ci sarà Boselli, vecchio obiettivo del Catania di “lomonochiana” memoria. Donati preferito al sudamericano Rios. Dyabala e un “davidsiano” Hernandez in panca. Spalti più pieni del solito, ma non c’è il pienone, anche la tifoseria ospite non è numerosa. Coreografie speciali prima dell’ingresso in campo.
PARTITI
La prima emozione della gara è l’ammonizione di Donati dopo appena 20 secondi per un brutto fallo su Barrientos. La prima occasione è invece per il Catania, con Marchese che si inventa un tiro che, pesca involontariamente Gomez in aria, ma Sorrentino para. Al decimo ci prova ancora il Catania, con Almiron che da fuori prova a scagliare un destro, che però finisce alto. Un minuto dopo è Izco a fare lo sciupone su buona posizione dopo corta respinta di Sorrentino. Al tredicesimo è la volta della prima punizione della gara di Lodi, palla all’incrocio destro ma Sorrentino ci arriva. Al sedicesimo occasionissima di Ilicic che imbeccato benissimo brucia Bellusci e a tu per tu con Andujar si fa respingere il pallone. Poco dopo il Catania risponde: Izco va via sulla destra bruciando Morganella, palla in mezzo e Almiron sbaglia da pochi passi.
IN CERCA DEL BRILLANTE
Al trentesimo la seconda punizione pericolosa di Ciccio Lodi, anche qui tanti pericoli, ma la palla esce alla sinistra di Sorrentino. Al trentatreesimo è invece il Palermo ha farsi vivo dalle parti di Andujar, con un buon tiro da fuori di Ilici: palla fuori. Sempre Ilicic, ma dieci minuti dopo, impensierisce con un nuovo tiro il numero 1 argentino. Poco dopo va fuori Izco (strappo?, sfortunata la sua 200esima presenza in A), dentro Marco Biagianti. Questa è l’ultima emozione di un primo tempo non brillantissimo. Il Catania è partito meglio, ma poi si è lasciato trasportare da troppe distrazioni difensive. Lo 0 a 0 rispecchia fedelmente quanto visto in campo.
SECONDA PARTE DELLA GARA
Nessun cambio nelle due squadre, si parte. Ed è subito Lodi: terza punizione pericolosa della gara, e terza palla che esce davvero di un soffio. Al cinquantesimo una bella palla in mezzo messa da Barrientos per poco non smarca Bergessio in aria, peccato. Al cinquantacinquesimo Sannino si gioca la carta Dybala, va fuori uno spento Boselli. Risponde subito Maran che inserisce Castro per Almiron, buona la prova del rientrante giocatore ex Bari. Ed è proprio Castro a vivacizzare la gara con due tiri pericolosi, nel giro di pochi minuti, messi in angolo da Sorrentino (bello soprattutto il secondo). Poco dopo ci prova Bergessio di testa su cross di Bellusci, altra palla fuori di poco.
BAAAARIENTOS!
Al minuto 68 il gol che sblocca la gara: parapiglia in aria su un tiro di Barrientos, ben imboccato da un cross di Gomez, la palla è di fatto indecisa se entrare o meno, alla fine sorpassa la linea. E’ apoteosi per i supporters rossoazzurri. Per il Palermo, invece, cala il ghiaccio sulla schiena. Uno scatenato Sannino mette in campo Rios per Munoz, un centrocampista per un difensore dunque. Inizia a cadere pure la pioggia in campo, copiosa. Poco dopo è Hernandez ad entrare in campo al posto di Kurtic. Ma è ancora Catania col tiro di Bergessio messo in angolo da Sorrentino. Dal successivo angolo è Spolli a rendersi pericolosissimo con un tiro da fuori dopo una respinta difensiva. Non va.
IL PARI DI ILICIC
Si va lascio fino al novantesimo. Sono quattro i minuti di recupero decretati da Mazzoleni, ma è solo al quarto minuto che succede ciò che il Palermo sognava, il pari. Parapiglia in campo (Andujar e Munoz espulsi) e sugli spalti, Massimino che proprio non si aspettava questo finale. É andata così, ma c’è tanta delusione.
[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]
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