In attesa di un gioco, da Livorno si porta a casa un punto prezioso (0-0)

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Le occasioni da rete scarseggiano, il gioco non risiede ancora in casa Sampdoria, alcuni giocatori non stanno rendendo come ci si aspetterebbe, ma si lotta e si porta a casa il secondo punto stagionale, il primo in trasferta su un campo ostico. Non c’è da entusiasmarsi, molte cose ancora non girano nel verso giusto, ma, in attesa magari di qualche ritocco ulteriore sul mercato, ci sforziamo di guardare il bicchiere mezzo pieno.

Atzori, privo dei nazionali Romero, Koman, Laczko, dell’infortunato Gastaldello e dello squalificato Pozzi, schiera una sorta di 3-4-3, che spesso e volentieri diventa un 3-5-2 con Semioli costretto ad arretrare sulla linea dei centrocampisti formata da Padalino, Palombo, Obiang e Castellini. Panchina per Bentivoglio e Piovaccari, al quale viene stavolta preferito Maccarone. Sull’altro fronte Novellino si affida sugli esterni agli ex doriani Pieri e Perticone, con un trio composto da Luci, Dionisi e Bigazzi alle spalle dell’unico punto di riferimento offensivo rappresentato dal giovane Dell’Agnello.

Fin dalle prime battute ci si rende conto di assistere ad una classica partita di serie B, poche emozioni, spettacolo inesistente, si lotta a centrocampo, ma le compagini mostrano di essere ancora ben lontane dai meccanismi di gioco tanto ricercati dai rispettivi tecnici. Sulle corsie Semioli e Castellini sono spesso costretti alla difensiva, Padalino, al di là di due traversoni ad inizio gara, scompare con il passare del tempo, Palombo non prende le redini del gioco, mentre Obiang è forse l’unico a salvarsi nel reparto centrale, mostrando disinvoltura e capacità d’inserimento in particolare nei primi 45’.

Bertani e Maccarone faticano a trovarsi, provano a rendersi pericolosi nel gioco aereo su cross di Padalino, ma la mira è imprecisa, sull’altro fronte Perticone cerca il goal dell’ex, ma Da Costa può dormire sogni tranquilli. La prima vera occasione da rete arriva al minuto 24 con Bertani, il quale, dopo un’ottima percussione centrale caratterizzata da una serie di dribbling, tira dal limite, ma la conclusione è centrale e Bardi fa buona guardia.

Il Livorno comincia ad affacciarsi dalle parti di Da Costa attorno alla mezz’ora con Dionisi, in ritardo di testa sul cross dal fondo di Bigazzi, bravo a trovare lo spazio per il traversone, eludendo con un’elegante finta la marcatura di Padalino. Fatichiamo dannatamente ad alzare il baricentro e a creare occasioni da rete, e, dato che sugli esterni non si arriva mai sul fondo, l’unica alternativa è cercare la conclusione da fuori: ci prova Palombo, Bardi respinge di pugno, poi è la volta di Bertani con una bella palombella che sorvola di poco la traversa. Prima dell’intervallo si segnala soltanto un colpo di testa dello smarcato Dell’Agnello su cross di Luci, Da Costa blocca senza problemi.

Dopo il break le compagini tornano in campo con i medesimi effettivi, ma Novellino impiega pochi giri d’orologio per cambiare il volto offensivo degli amaranto: dentro Belingheri e Siligardi per Dell’Agnello e Bigazzi. I cambi si rivelano azzeccati, la manovra offensiva dei padroni di casa diventa più fluida e pericolosa, la retroguardia blucerchiata traballa. Al 55’ la conclusione di Dionisi, al termine di una sgroppata di Pieri sulla sinistra, fa la barba al palo con Da Costa battuto, poi è il n°1 doriano a salvare la baracca sul tentativo da posizione ravvicinata operato da Siligardi.

Il vantaggio livornese sembra nell’aria e Atzori corre ai riparti tra il 61’ e il 68’ sostituendo Maccarone e Semioli con Piovaccari e Bentivoglio e, non a caso, corriamo meno rischi. L’ex barese dà una preziosa mano a centrocampo, mentre il capocannoniere dell’ultimo torneo cadetto, nonostante non si renda protagonista di particolari conclusioni, lotta su ogni pallone, fa a sportellate con la retroguardia avversaria e agevola il recupero del dominio territoriale perso dalla squadra.

Dopo un colpo di testa di Costa sopra la traversa su cross di Castellini dalla sinistra, al 79’ ecco la più grande occasione da rete per il Doria, capita a Bentivoglio, il cui tentativo di testa, a porta sguarnita dopo l’uscita di Bardi di pugno su Piovaccari imbeccato da un traversone di Padalino, viene respinto dalla linea da Lambrughi. Si va verso il pareggio, anche se in qualche calcio da fermo rischiamo la solita frittata, ma fortunatamente Dionisi, prima in girata, poi di testa, non trova lo specchio della porta, mettendo però in risalto ancora qualche lacuna difensiva di troppo.

Non c’è più nulla da segnalare, a parte l’ingresso al minuto 88 di Fornaroli al posto di Bertani. Due pareggi con il forte Padova e un Livorno in ricostruzione non fanno esaltare, ma non vanno buttati via, ora però devono arrivare necessariamente 3 punti con il Gubbio per recuperare posizioni e mostrare qualche decisivo passo in avanti in termini di gioco e pericolosità offensiva.

TABELLINO:

LIVORNO – SAMPDORIA 0-0

Livorno (4-2-3-1): Bardi, Perticone, Knezevic, Lambrughi, Pieri, Genevier, Barone, Bigazzi (56′ Siligardi), Dionisi, Luci, Dell’Agnello (52′ Belingheri). (A disp: Mazzoni, Bernardini, Salviato,  Remedi, Rampi. All. Novellino

Sampdoria (3-4-3): Da Costa, Volta, Costa, Accardi, Padalino, Obiang, Palombo, Castellini, Bertani (88′ Fornaroli), Maccarone (61′ Piovaccari), Semioli (68′ Bentivoglio). A disp:: Padelli, Rispoli, Rossini, Dessena). All. Atzori

Arbitro: Dino Tommasi di Bassano del Grappa

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]