MILANO – Non é certo un bel periodo quello che sta attraversando il Milan. Oltre alle tre sconfitte consecutive, brutte notizie arrivano anche sul fronte degli infortuni. Nel corso della partita di ieri contro l’Udinese, De Sciglio e Bonaventura stati costretti a lasciare anzitempo il terreno di gioco della “Dacia Arena” per problemi fisici.
E oggi sono stati entrambi sottoposti ad accertamenti per valutarne la reale entità e gli eventuali tempi di recupero. Il Milan, attraverso un bollettino medico ufficiale sul proprio sito, ha voluto chiarire le condizioni dei due giocatori.
Le condizioni di De Sciglio
É la metà del secondo tempo della sfida contro i bianconeri quando de Paul commette un brutto fallo su Mattia De Sciglio. Il terzino sinistro è costretto a uscire dal campo, zoppicante e accompagnato negli spogliatoi dallo staff medico. Si parla subito di una distorsione alla caviglia sinistra, con possibile interessamento dei legamenti. Dopo gli accertamenti effettuati oggi alla clinica “La Madonnina”, dove il giocatore è arrivato con un vistoso tutore alla caviglia e sorretto dalle stampelle, é arrivato poco fa il comunicato della società sulle sue condizioni.
“Trauma distorsivo alla caviglia destra con interessamento capsulo legamentoso. I tempi di recupero verranno valutati in base all’evoluzione del quadro clinico”, si legge nella nota.
E quelle di Bonaventura
Il responso per l’infortunio di Giacomo Bonaventura é invece più duro del previsto. Alla mezz’ora del match con l’Udinese il centrocampista era stato costretto a uscire dal campo per un problema muscolare. Gli esami strumentali a cui é stato sottoposto oggi parlano di una lesione muscolare all’adduttore sinistro. Difficile valutarne l’entità poiché l’ematoma non è stato ancora riassorbito. A tale scopo occorreranno nuovi accertamenti.
Bonaventura “necessita di ulteriori approfondimenti per un problema nella regione adduttoria”, recita il comunicato del Milan. Nella peggiore delle ipotesi il rischio è quello di vedere Bonaventura lontano dai campi da gioco per 2 mesi. Nella migliore che possa rientrare nell’arco di poche settimane.